Non tutti sono a conoscenza del fatto che il nostro appartato digerente potrebbe essere facilmente colpito da malattie infiammatorie. Queste in molti casi sono silenti o di bassa intensità, ma a lungo andare possono dar vita a conseguenze spiacevoli che coinvolgono anche altre parti del corpo.

Le più comuni sono dolori reumatici e muscolari, emicranie e mal di pancia che nella maggior parte dei casi si presentano senza un apparente motivo.

Cos’è e come evitare l’infiammazione da cibo

Per cercare di evitare condizioni spiacevoli derivanti da simili disturbi, è bene curare con attenzione la propria alimentazione.

Il tratto intestinale è l’area più delicata e vulnerabile, occorre quindi essere ben informati per proteggerla. Tali conclusioni sono state appurate a seguito di un attento studio svolto da un ricercatore dell’Università di Harvard. L’infiammazione da cibo ha origine nell’intestino, ma spesso non presenta sintomi evidenti durante la sua fase iniziale. Procede quindi in maniera silente, fino a quando non se ne osservano le conseguenze.

Una buona condotta alimentare non deve essere seguita soltanto quando si è già affetti da un’infiammazione (al fine di non peggiorarla) ma è importante seguire un regime adatto, anche come forma di prevenzione. A tale scopo è bene conoscere gli alimenti responsabili delle infiammazioni e quali evitare in caso si soffra già di qualche patologia.

Cibi da evitare per combattere l’infiammazione

Tra gli alimenti da allontanare non ci sono solo i classici “cibi spazzatura”. Esistono diverse sostanze nemiche del benessere intestinale che si trovano nei piatti più comuni.

Innanzitutto è buona norma evitare insaccati e tutti gli alimenti preconfezionati ricchi di additivi artificiali, zuccheri e coloranti. A questi si accostano anche bibite gassate e succhi di frutta, insieme a tutto ciò che contiene zucchero bianco.

Famosi per essere nemici delle infiammazioni intestinali sono i latticini, compresi formaggi, creme e yogurt.

A questi vanno unite, ovviamente, tutte le sostanze comunemente conosciute per i danni che provocano all’intero organismo. Tra le bevande non possiamo dimenticare di citare l’alcool: essendo questo ricco di zuccheri, per i motivi sopracitati, è sicuramente da evitare per prevenire (o cercare di lenire) gli stati infiammatori.

È sempre bene ricordare, inoltre, che limitare il tasso alcolico è indispensabile anche per mantenere una buona salute del fegato.

Cibi da assumere per combattere l’infiammazione

Ma cosa si può mangiare per preservare il benessere intestinale e lenire lo stato infiammatorio? Vediamo in breve quali sono i cibi da assumere.

Sappiamo che i grassi non sono tutti dello stesso tipo: esistono quelli buoni e quelli cattivi; mentre questi ultimi sono da evitare, alcuni ”grassi buoni” sono ottimi per contrastare le infiammazioni, come quelli monoinsaturi presenti nell’avocado, nelle noci e nell’olio d’oliva. Quest’ultimo, in particolare, contiene vitamina E e polifenoli: l’azione di tutto l’insieme riduce notevolmente l’estendersi delle infiammazioni.

Per quanto riguarda la frutta, è bene procurarsi tutti i tipi di frutti rossi, in particolare i più efficaci sono more, mirtilli, ribes e lamponi, soprattutto grazie alla loro azione protettiva delle pareti gastriche.

È molto importante l’assunzione dei cereali, che devono però essere rigorosamente integrali. Alla categoria appartengono sicuramente farro, riso, grano, orzo e avena.

Infine, non possiamo dimenticare l’aglio e alcune sostanze sofisticate che hanno il pregio di poter aggiungere un tocco in più a tantissime ricette, anche per quanto riguarda il sapore. Tra queste, per esempio, lo zenzero e la curcuma.

Infiammazione da cibo: sintomi

Quando si viene colpiti dall’infiammazione da cibo, come già accennato, le dirette conseguenze potrebbero rendersi evidenti solo dopo diverso tempo dalla nascita dell’infiammazione, anche dopo qualche anno. Il sospetto può nascere in concomitanza alla presenza dei seguenti sintomi:

  • gonfiore addominale
  • alterazione della glicemia anche quando si è a digiuno
  • crescita dei fianchi
  • gonfiore addominale
  • intolleranze alimentari
  • sonnolenza e stanchezza cronica
  • tendenza alla depressione

In caso si presenti qualcuno dei suddetti disturbi senza un apparente motivo, è bene fare attenzione e indagarne la causa, in maniera tale da scongiurare la comparsa di conseguenze peggiori.