Il nostro stato di salute generale dipende molto dallo stile di vita che facciamo, con particolare riferimento alle abitudini alimentari e ai vizi nei quali persistiamo senza una reale consapevolezza del potere intossicante che hanno sul nostro organismo e sulle sue funzioni.

I sintomi, in generale, ci avvertono che probabilmente qualcosa non va negli equilibri del nostro organismo e ci suggeriscono di consultare un medico. Molte disfunzioni o patologie si manifestano in maniera non palese e possono essere presi come stati passeggeri ai quali non facciamo attenzione, o che sediamo assumendo farmaci generici acquistabili senza prescrizione medica.

L’azotemia alta evidenzia uno squilibrio dei reni, i cui sintomi periferici sono facilmente confondibili e scambiati per malesseri passeggeri, dietro i quali, invece, potrebbe nascondersi una patologia più seria. Vediamo di capire cos’è l’azotemia alta, quali sono i sintomi, le cause e i rimedi.

Cos’è l’azotemia alta?

Uno degli esami clinici che viene eseguito per controllare lo stato di salute dei reni è l’analisi del sangue con particolare riferimento ai valori dell’azotemia. Quando l’azoto non proteico, naturalmente presente nel sangue, viene rilevato in una percentuale al di spora dell’indice massimo del range fisiologico, compreso tra 22 e 46 milligrammi per decilitro, si è in presenza di azotemia alta che evidenzia un disequilibrio delle funzioni renali.

Il catabolismo proteico è una funzione di sintesi basica dell’organismo che produce scorie normalmente espulse dai reni, il cui mal funzionamento, dovuto a cattive abitudine o da patologie che ne inibiscono le funzioni, altera i valori del sangue.

L’azotemia alta quindi è un campanello di allarme che dovrebbe essere sempre preso in considerazione dal medico come sintomo dal quale partire, previo accertamenti specifici, per redigere una diagnosi di causa.

Azotemia alta: quando preoccuparsi

Redigere una diagnosi in riferimento all’azotemia alta non significa essere in presenza di una patologia, ma è la normale procedura medica con la quale, al termine di esami clinici, si stabilisce la causa di tale sintomo che può dipendere da diversi fattori, quali cattive abitudini alimentari, come diete iperproteiche, disidratazione o vizi intossicanti come l’abuso di alcol e il fumo.

La presenza di altri sintomi che si possono verificare in contemporaneità all’azotemia alta dovuti all’affaticamento renale sono stanchezza cronica, perdita di peso considerevole in breve tempo, vomito, tremori e difficoltà a mingere dovuta a scarsità di urina; questi possono essere indice di una patologia più grave come il diabete, scompenso o insufficienza cardiaca e nei casi più gravi melanoma multiplo, cirrosi epatica, tumori o altre patologie a carico dei reni.

Altre cause dell’azotemia alta possono essere riconducibili alla assunzione di medicinali della famiglia dei cortisonici, diuretici e trattamenti terapeuti a base di tetraciclina o a stati fisiologici naturali di carattere senile.

Quali i rimedi in caso di azotemia alta

Nel caso in cui il medico abbia rilevato le cause di uno scompenso dei valori dell’azotemia nella disfunzione alimentare, dovuta a diete iperproteiche e a cattive abitudini di vario genere, il rimedio utile a riportare tali valori dentro i parametri naturali è quello di correggere la dieta del paziente e di invertire l’attitudine ad assumere sostanze intossicanti, come alcol e fumo.

Quindi è opportuno entrare in un regime alimentare ipoproteico, aumentare l’assunzione di acqua per agevolare la riabilitazione dei reni e aiutare l’organismo a espellere le tossine in accesso.

Nel caso in cui, invece, le cause dell’azotemia alta abbiano origini patologie più gravi, sarà il medico ad individuare il percorso terapeutico più opportuno per il raggiungimento di una piena guarigione. È certo però che le indicazioni alimentari e di buon senso rimangono valide in entrambi i casi.