Dopo un episodio di vomito, di solito l’apparato gastrointestinale tende a rifiutare l’assunzione di alimenti sia liquidi che solidi. Si tratta di una reazione fisiologica e del tutto normale, che continua per un certo tempo dopo avere rimesso.

Nonostante sia consigliabile non forzare l’organismo a introdurre qualsiasi cosa durante la prima fase dopo il vomito, in quanto il digiuno contribuisce a far cessare il sintomo, è comunque opportuno fare in modo di recuperare i liquidi perduti per evitare pericolosi fenomeni di disidratazione.

Importanza della reidratazione

Idratare l’organismo dopo un episodio di vomito prevede l’introduzione di piccole quantità di liquido che può essere acqua pura, un leggero, una tisana allo zenzero oppure una miscela di acqua con un cucchiaio di zucchero e uno di sale, o anche una tazza di acqua bollita con alcune scorze di limone.

Se l’apparato digerente accetta questo primo approccio di dieta liquida, dopo circa un’ora è consentito assumere una tazza di brodo tiepido, poiché esso contiene un’elevata concentrazione salina utile a ripristinare le perdite causate dal vomito.

Anche una zuppa di verdura può rappresentare un’ottima scelta per ricostituire l’organismo dato che è ricca di vitamine e minerali.

Alimenti consentiti dopo il vomito

Nelle prime fasi dopo il vomito è meglio evitare l’assunzione di cibi solidi che richiedono un maggiore affaticamento dell’apparato gastrointestinale.

Solo in un secondo momento è possibile procedere con la dieta BRAT. Si tratta di un metodo tradizionale che spesso viene utilizzato dopo aver rimesso: la dieta BRAT è così denominata dalle iniziali dei vocaboli inglesi che indicano quattro cibi ammessi, che sono banana (B, banana), riso (R, rice), mela (A, apple), pane tostato (T, toast).

Grazie all’elevata concentrazione di potassio e alla sua consistenza molto morbida, la banana è un alimento perfetto per aiutare l’organismo a riprendersi dopo un episodio di vomito.

Essendo particolarmente digeribile e ricco di amido, il riso può supportare il metabolismo dopo aver rimesso.

La mela è indicata per l’elevato contenuto zuccherino, l’adeguata percentuale di acqua e la sua estrema digeribilità.

Infine, il pane tostato ha un buon potere saziante e viene assimilato velocemente, così come, in alternativa, anche dei semplici cracker o fette biscottate.

Anche le patate lesse e scondite costituiscono una valida opzione per il loro potere saziante e per l’elevata digeribilità.

Reintrodurre tutti i nutrienti in maniera graduale

In un primo momento, gli alimenti consigliati in quanto più facilmente digeribili sono a base di carboidrati, sia semplici come gli zuccheri, sia complessi come l’amido presente nel riso e nel pane.

Durante la fase di reidratazione, possono venire introdotti sali minerali e vitamine sciolti in un mezzo liquido che di solito è l’acqua.

Se l’organismo è in grado di trattenere questi cibi, è possibile procedere con l’assunzione di proteine presenti nelle carni bianche lessate, soprattutto pollo o tacchino o anche nel pesce magro al vapore come sogliola, branzino, nasello o trota.

I grassi possono essere ingeriti soltanto a distanza di ore dall’episodio di vomito, dato che la loro digestione è piuttosto impegnativa e richiede molto tempo, poiché contribuisce ad affaticare l’apparato gastroenterico.

È preferibile invece introdurre dolci molto semplici come plum-cake o biscotti secchi, che apportano energia di pronto intervento senza impegnare troppo la digestione.

Se dopo il vomito persiste una sensazione di nausea, è comunque consigliabile rimanere a digiuno in quanto l’organismo non è ancora pronto ad affrontare il processo digestivo.