La pelle è un organo delicato e permeabile che tende ad assorbire tutte le impurità naturalmente presenti nell’atmosfera e responsabili di diversi inestetismi. I punti neri interessano tutto il corpo, concentrandosi maggiormente sul viso. L’imperfezione si forma da punti bianchi chiusi che, uniti a sebo, cheratina, microrganismi vari, batteri e scarti cellulari, si aprono a causa della forte pressione, ossidandosi a contatto con l’aria.

Possono essere eliminati con un’accurata pulizia del viso e una detersione regolare. Tuttavia, in alcuni casi non troppo rari, i punti neri possono diventare sede di un’infezione più o meno seria caratterizzata dalla presenza di una cisti benigna. Il tentativo di rimozione classica e senza alcuna precauzione potrebbe aggravare la condizione fino a richiedere un piccolo intervento chirurgico. Ecco, quindi, come rimuovere un punto nero incistato.

Che cos’è un punto nero incistato?

Il punto nero incistato è un comedone aperto ossidato, sede di un’infezione e di una cisti cutanea benigna di colore bianco e maleodorante. L’inestetismo è caratterizzato dalla presenza di gonfiore e rossore anomalo nella zona interessata, sormontato dal caratteristico puntino nero.

Doloroso e spesso fastidioso, non può essere rimosso con i metodi tradizionali, ma richiede attenzioni maggiori per evitare che si possa incorrere in problematiche più serie.

Come trattare un punto nero incistato?

punti neri

Spremere il punto nero incistato senza le dovute attenzioni potrebbe essere causa di importanti problematiche alla cute. Nel tentativo di rimuovere il pus, si rischia infatti di far penetrare più in profondità l’infezione peggiorando la situazione.

Nei casi meno gravi è possibile intervenire con un prodotto a uso topico a base di gentamicina, in crema oppure sotto forma di unguento, da applicare direttamente sull’area interessata per almeno una settimana. I principi attivi contribuiscono a lenire l’infiammazione, rendendo più facile l’eliminazione del punto nero incistato. In tal caso, le mani dovranno essere ben pulite, la pelle detersa e trattata con un disinfettante immediatamente dopo la rimozione dell’inestetismo.

Quando è necessario intervenire con il bisturi?

Quando l’infezione diventa più seria, invece è necessario rivolgersi a un medico professionista. Dopo un’attenta valutazione del problema, potrebbe essere necessario intervenire ambulatorialmente. L’area infiammata viene prima trattata con una crema anestetica a cui segue una piccola incisione per eliminare il materiale infetto.

Quindi si procede alla disinfezione del poro, ma, per una corretta e completa guarigione senza recidive, è necessario proseguire il trattamento prescritto dal medico.

La skincare quotidiana è il segreto per mantenere in salute la pelle e per evitare la formazione di punti neri, in particolare di comedoni incistati. Un buon detergente è utile per rimuovere in modo efficace il sebo in eccesso e tutte le impurità, senza irritare oppure aggredire la pelle.

Nel caso di pelle acneica, grassa e tendente a diventare lucida, una crema anti-acne contribuisce a dissolvere il sebo che ostruisce il poro e favorisce l’assorbimento del punto nero.

L’idratazione, sia in caso di pelle secca che mista, è molto importante. Abbinare anche uno scrub una volta a settimana (per pelle grassa) oppure una volta ogni 15 giorni (per pelli secche), favorisce la rimozione delle cellule morte e delle impurità che ossidate danno origine agli inestetismi cutanei.