L’apoplessia indica la distruzione di un dato organo conseguente alla rottura od occlusione dei vasi sanguigni a esso associati. Spesso conosciuta anche come ictus, l’apoplessia è un emergenza e, come tale, deve essere trattata. Un trattamento tempestivo infatti, potrà ridurre il danno cerebrale e le complicazioni a esso associate.

Apoplessia: che cos’è

Con il termine medico di apoplessia si intende una vera e propria emorragia, causata dalla rottura dei vasi sanguigni o dalla loro ostruzione per situazioni come trombosi ed embolia, che, colpendo un dato tessuto, ne provoca la distruzione.
L’emorragia infatti, oltre che la fuoriuscita di sangue nell’organo colpito, provoca un mancato approvvigionamento in termini di ossigeno e sostanze nutritive con conseguente morte delle cellule entro pochi minuti.
Sebbene la forma più conosciuta sia sicuramente quella cerebrale, a seconda della sede ove si verifica esistono molte tipologie di apoplessia. Le altre zone maggiormente colpite da tale patologia sono le ghiandole surrenali, l’addome, l’utero e la placenta.
Esiste inoltre l’apoplessia funzionale. Questa si verifica quando il paziente ha molti sintomi simili a quelli di un attacco ischemico vero e proprio, senza però presentare alcun difetto cerebrale.

Apoplessia: sintomi

L’apoplessia può causare un’ampia varietà di sintomi che possono verificarsi in diverse combinazioni. All’esordio di tale status ad esempio, uno o più sintomi compaiono solo per pochi minuti senza però causare danni permanenti. Ciò rappresenta un importante campanello di allarme e, come tale, non deve essere sottovalutato. La rapidità nell’individuare la sintomatologia apoplettica può aiutare a prevenirne un possibile attacco.
I sintomi dell’apoplessia cerebrale sono molteplici. Tra i principali vi sono:

  • Sensazione d’intorpidimento o paralisi di viso, gambe e/o braccia: il paziente potrebbe non essere in grado di muovere tali zone;
  • Cecità o difficoltà a vedere da uno o entrambi gli occhi;
  • Mal di testa estremamente forte e persistente;
  • Difficoltà a parlare o capire: i discorsi possono essere confusi o il paziente può non essere affatto in grado di parlare;
  • Vertigini e/o mancanza di coordinazione ed equilibrio;
  • Disfagia: difficoltà nella deglutizione;
  • Depressione;
  • Perdita di conoscenza.

I sintomi di un ictus variano da persona a persona, ma di solito iniziano improvvisamente. La sintomatologia apoplettica tende a peggiorare col tempo, portando a danni sempre più irreversibili. Pertanto, alla comparsa di uno o pochi di questi, è necessario contattare immediatamente il personale sanitario.

Apoplessia: cause

Durante l’apoplessia, l’afflusso di sangue a un dato tessuto è compromesso. A seconda della durata e dell’entità dell’ictus, le cellule dell’organo interessato possono essere danneggiate o, addirittura, morire. Ciò, può causare disfunzioni, anche permanenti, o la morte stessa dell’individuo.
Le principali cause di apoplessia includono:

  • Uno stile di vita inattivo e sedentario;
  • Obesità e sovrappeso;
  • Abuso di tabacco, alcol e droghe;
  • Ipercolesterolemia;
  • Malattie cardiovascolari;
  • Ipertensione;
  • Diabete;
  • Apnee ostruttive del sonno.

Tra le possibili cause però, vi sono anche la storia familiare ereditaria del paziente e la sua età. A questo proposito, l’apoplessia colpisce prevalentemente i soggetti over 60. Per quanto riguarda il sesso del paziente invece, l’ictus tende a presentarsi maggiormente negli uomini.

Apoplessia: trattamento

L’apoplessia può causare danni permanenti al tessuto colpito, disabilità a lungo termine o persino la morte. La prognosi dipende da molteplici fattori quali la posizione e le dimensioni dell’ictus, ma anche da una rapida valutazione e dal conseguente trattamento tempestivo.
Le terapie per l’apoplessia mirano infatti a fermare tale evento mentre si sta verificando, dissolvendone rapidamente il coagulo di sangue formato o arrestandone l’emorragia. Queste si effettuano generalmente con l’utilizzo di farmaci fluidificanti del sangue.
La riabilitazione post-apoplettica aiuta le persone a superare le disabilità presentatisi dopo tale evento. A seconda dell’entità e della tempestività di trattamento, si avrà il recupero totale o parziale. Di norma, il recupero completo è possibile solo per ictus lievi o trattati per tempo. Spesso infatti, alcuni sintomi come paralisi e problemi di linguaggio possono persistere.

Apoplessia: prevenzione

Sebbene sia un problema medico piuttosto comune, uno stile di vita sano può prevenire l’apoplessia efficacemente. I fattori di rischio sono generalmente assimilabili a quelli delle malattie cardiovascolari. Tra questi, vi sono infatti l’età, l’ipertensione, il diabete, l’ipercolesterolemia e l’abuso di tabacco. Dunque, al fine di prevenire l’insorgenza di questa malattia, è necessario evitare tutte le sue potenziali cause. Controllare regolarmente la pressione sanguigna, non fumare e mantenere uno stile di vita attivo, sano ed equilibrato, possono difatti scongiurare il rischio di una apoplessia.