Durante i nove mesi di dolce attesa è importante monitorare l’avanzamento della gravidanza attraverso una serie di esami e accertamenti.

L’obiettivo è quello di controllare che tutto proceda per il verso giusto e di vivere una gravidanza più serena.

Appena scopri di essere incinta prenota subito una visita dal ginecologo: sarà il primo appuntamento di un’agenda fitta di visite e controlli!

Le ecografie

In una gravidanza che non presenta particolari fattori di rischio, sono sufficienti tre ecografie, una per ogni trimestre.

La prima ecografia, da effettuare entro la tredicesima settimana, serve ad accertarsi che la gravidanza sia effettivamente in utero, a verificare il numero dei feti (verificare, cioè, se si tratta di gravidanza singola o gemellare) e la presenza del battito cardiaco fetale. Inoltre, l’ecografia fornisce informazioni circa le dimensioni e l’età del feto.

La seconda ecografia, la cosiddetta ecografia morfologica, si effettua generalmente attorno alla ventesima settimana. Si tratta di un controllo molto importante perché permette di controllare se lo sviluppo degli organi del feto procede regolarmente. Si possono verificare anche la quantità di liquido amniotico e la posizione della placenta. In quest’occasione potrai anche scoprire, se lo vorrai, il sesso del nascituro.

L’ecografia del terzo trimestre è, infine, utile per valutare la crescita del feto, ma anche il suo posizionamento.

Il ginecologo potrebbe, comunque, predisporre altre visite con ecografia durante il periodo di gestazione. Un esame ecografico aggiuntivo potrebbe essere quello della translucenza nucale, che non è diagnostico, ma serve a stabilire una percentuale di probabilità che il bambino sia affetto da sindrome di Down. Un esame diagnostico in tal senso è l’amniocentesi, che è però un esame invasivo in quanto richiede il prelievo di un campione di liquido amniocentico.

Esami del sangue e delle urine

Il medico prescriverà di mese in mese una serie di analisi da svolgere per accertarsi della buona salute della gestante e del feto.

Tra questi rientrano il Bi-test e il Tri-test, che forniscono dati statistici sulla probabilità di avere bambini con malformazioni o anomalie cromosomiche. Si effettua tra la quindicesima e la diciassettesima settimana di gravidanza.

Un importante esame è quello del gruppo sanguigno e del fattore Rh, mirato ad accertare la compatibilità sanguigna tra la madre e il figlio. Se madre e figlio hanno sangue incompatibile (perché il feto ha ereditato il gruppo sanguigno paterno), rischia di provocare gravi conseguenze per il nascituro, che i medici sapranno come prevenire.

Tra la ventiquattresima e la ventottesima settimana si effettua anche il test di O’ Sullivan, o curva e minicurva glicemica, che valuta la presenza di un eventuale diabete gestazionale.

Il medico prescrive regolarmente ogni tre mesi anche gli esami delle urine, per controllare la presenza di eventuali malattie pericolose per l’andamento della gravidanza, come il diabete gestazionale o la preeclampsia.

Altri controlli ginecologici

È sempre il ginecologo a tenere sotto controllo la gravidanza per tutta la sua durata e sarà lui a decidere quali esami è più opportuno svolgere.

È quindi importante affidarsi alla competenza di uno specialista, che di volta in volta effettuerà dei controlli di routine come il controllo del peso del feto e della pressione sanguigna della gestante.