Quando la temperatura scende, il corpo non si limita a sentire freddo: si attivano meccanismi complessi, alcuni molto utili, altri potenzialmente rischiosi. La sensazione di “gelarsi” non è soltanto fisica, ma può coinvolgere cuore, polmoni, pelle, sistema immunitario. Capire cosa succede ti aiuta a proteggerti meglio.
Cosa tratteremo
Cosa succede al corpo in ambiente freddo
Quando stai in un ambiente freddo o sei a contatto con aria gelida, il corpo cerca di mantenere la temperatura interna al livello ottimale (intorno ai 36-37 °C). Per riuscirci, attiva la vasocostrizione periferica, cioè riduce il flusso di sangue verso mani e piedi per proteggere gli organi vitali. Questo processo, però, può aumentare la pressione arteriosa e affaticare il sistema cardiovascolare. Studi indicano che anche una esposizione prolungata a temperature basse non estreme può aumentare il rischio di eventi cardiaci.
Al contempo, la pelle e le mucose reagiscono al freddo: la pelle diventa più secca, le labbra possono screpolarsi, le mani intorpidite. Le basse temperature riducono la capacità dell’organismo di combattere i virus e le infezioni, soprattutto perché nei mesi freddi passiamo più tempo in ambienti chiusi, con aria più ricircolata.
Effetti specifici e gruppi vulnerabili
I rischi aumentano se sei anziano, hai una malattia cronica (come asma, artrite, insufficienza cardiaca) o vivi in ambienti poco isolati.
Per esempio, l’European Environment Agency segnala che il freddo può aggravare le malattie respiratorie e che l’effetto dell’inverno sulla salute è complesso: non si tratta solo di “raffreddori” ma anche di maggiore mortalità nelle stagioni fredde.
Se sei in casa con una temperatura troppo bassa (ad esempio sotto i 18 °C), il corpo deve lavorare di più per riscaldarsi e questo può portare a stanchezza e pressione aumentata. Oppure: se fai una passeggiata invernale senza coprirti bene, potresti avere un calo della sensibilità alle estremità e maggior rischio di gelonio intorpidimenti.
I rischi principali del freddo
Tra i rischi più noti c’è la ipotermia, condizione grave che si verifica quando la temperatura centrale del corpo scende sotto i 35 °C. È più frequente in condizioni estreme (acqua molto fredda, esposizione prolungata al vento) ma anche l’esposizione ripetuta al freddo può essere pericolosa.
Un altro effetto è dato dalla maggiore viscosità del sangue quando fa freddo, che può aumentare il rischio di coaguli e quindi di problemi cardiovascolari. Gli esperti della Harvard Medical School spiegano che l’intero sistema cardiocircolatorio è più sollecitato in condizioni fredde.
Inoltre, le basse temperature aggravano condizioni come artrite, rigidità articolare, problemi respiratori. Se hai asma per esempio, potresti notare che nei mesi più freddi diventi più sensibile agli sbalzi di temperatura o agli ambienti freddi e secchi.
Come proteggersi nella vita quotidiana
Non serve evitare ogni momento all’aperto, ma adottare alcuni accorgimenti aiuta molto. Innanzitutto, vestirsi a strati: uno strato interno termico, uno intermedio isolante e uno esterno antivento e impermeabile. Proteggi mani, piedi, testa: una grande parte della dispersione termica avviene proprio da queste zone.
Durante la giornata, cerca di mantenere gli ambienti domestici o di lavoro a una temperatura adeguata (massimo 21–22 °C se possibile) e assicurati che ci sia una ventilazione sufficiente per evitare aria troppo secca, che peggiora le mucose e le vie respiratorie.
Se hai una patologia cronica, parla con il medico: può essere utile monitorare la pressione, evitare sforzi eccessivi all’aperto in giornate molto fredde, e prepararsi con maggiore attenzione. Anche un’attività fisica moderata, ma costante, aiuta a mantenere la circolazione attiva e migliorare la capacità del corpo di reagire al freddo.
Quali sono i benefici che puoi ottenere
Pur con le cautele necessarie, il freddo, se affrontato bene, può essere alleato della salute. Ecco alcuni degli effetti positivi che documentazioni recenti suggeriscono:
- Miglioramento del metabolismo: l’esposizione moderata al freddo sembra attivare il tessuto adiposo bruno (quello che “brucia” calorie per generare calore) e stimolare una maggiore spesa energetica.
- Effetto antinfiammatorio: temperature basse favoriscono una reazione di vasocostrizione seguita da vasodilatazione che può aiutare a ridurre gonfiore, rigidità o dolori muscolari.
- Miglioramento della circolazione: alternativamente tra freddo e ambienti più caldi si stimola il flusso sanguigno verso mani, piedi e pelle. Questo “masso d’aria fresca” può dare maggiore tonicità e reattività al sistema vascolare.
- Benefici sul tono dell’umore e sul sonno: l’abbassamento della temperatura corporea favorisce l’avvio del sonno e alcune ricerche indicano che chi è abituato a esposizioni controllate al freddo dorme meglio e si sente più sveglio.
Il freddo può essere un avversario silenzioso per la salute: non solo perché ti fa tremare, ma perché sollecita vari sistemi del corpo e sfrutta i punti deboli (età, malattie croniche, ambienti inadeguati). Ma non è un motivo per temere l’inverno: con la giusta preparazione puoi vivere la stagione fredda in modo sereno. Vestiti bene, ascolta il tuo corpo, e fatti adattare le abitudini quando serve. Così, invece di “subire” il freddo, puoi affrontarlo in modo consapevole.




