La menopausa è un fenomeno che si verifica in tutte le donne e per ridurre i danni è utile avvalersi di specifici integratori alimentari, come coadiuvante ad uno stile di vita sano ed un eventuale trattamento medico.

Che cos’é la menopausa

La menopausa è un evento fisiologico nella vita della donna che coincide con il termine della sua fertilità. Essa viene diagnosticata clinicamente come una condizione in cui una donna non ha mestruazioni per un periodo maggiore di un anno.

La sintomatologia inizia negli anni che precedono questo momento e riguarda vampate di calore, disturbi del sonno, irritabilità e depressione. Tale periodo rappresenta la transizione alla menopausa ed inizia grossomodo tra i 45 e i 55 anni. Dura in genere 7 anni ma può protrarsi anche per 14 anni.

Sintomatologia della menopausa

Dal periodo di transizione in poi emergono vari disordini metabolici lipidici dovuti a cambiamenti ormonali, come diminuzione dei livelli di estrogeni ed aumento dei livelli di androgeni circolanti.
Le vampate di calore e la sudorazione notturna sono tra i sintomi più caratteristici della menopausa. Una sensazione improvvisa di calore si diffonde dal petto e raggiunge il collo e il volto e nel corso della notte può causare sudorazione.

Le cause esatte delle vampate non sono note. La causa più probabile sembra essere dovuta a una perdita del controllo della termoregolazione corporea da parte dell’ipotalamo, la ghiandola situata alla base del cranio, vicina all’ipofisi. Attraverso un meccanismo di feed-back, l’ipotalamo avverte la fine dell’attività ovarica, il conseguente calo della produzione di estrogeni e l’azione di stimolo dell’ipofisi che cerca di far ripartire la produzione follicolare da parte delle ovaie.

Le vampate di calore possono accompagnarsi a palpitazioni cardiache e mal di testa ed inoltre, la riduzione di estrogeni comporta una riduzione del rivestimento mucoso della vagina (atrofia) causando secchezza vaginale.

Estrogeni ed androgeni

La differenza tra ormoni “maschili” e ormoni “femminili” consiste principalmente nella concentrazione di essi tra i due sessi. Nella donna gli androgeni sono in percentuale molto bassa e fungono da substrato chimico per la sintesi degli estrogeni da parte di ghiandole chiamate ovaie, in particolare si distinguono gli estrogeni estradiolo e progesterone.

Funzione degli estrogeni

Il livello degli estrogeni regola l’ovulazione, il ciclo mestruale e gli adattamenti funzionali durante la gravidanza. Gli estrogeni esercitano effetti anche sui vasi sanguigni, sulle ossa, sui polmoni, sul fegato e sull’intestino. Il progesterone contribuisce in modo specifico all’inizio del ciclo riproduttivo della femmina, agisce sulla muscolatura liscia dell’utero e sull’allattamento.

Conseguenze e rischi per la salute

Per le funzioni che gli estrogeni esercitano, una loro riduzione può comportare molteplici rischi per la salute. Primo tra tutti è la disregolazione del metabolismo lipidico che colpisce la massa grassa, la massa muscolare, il metabolismo degli acidi grassi e vari aspetti del metabolismo energetico, come variazioni del metabolismo basale (BMR) che causano un aumento del rischio di obesità. E ancora, la menopausa è anche associata ad alterazione dei livelli di vari lipidi circolanti nel sangue, come: LDL, HDL E TG (triacilglicerolo).

Le alterazioni del metabolismo lipidico e l’eccesso di tessuto adiposo svolgono un ruolo chiave nella sintesi di acidi grassi in eccesso, quali, adipochine, citochine proinfiammatorie e specie reattive dell’ossigeno.

Queste ultime sono le responsabili della perossidazione lipidica e determinano lo sviluppo di insulino-resistenza, adiposità addominale e dislipidemia.

Come prevenire e ridurre i danni

Quelli sopraelencati sono tutti rischi che possono condurre a malattie cardiovascolari, cerebrovascolari, osteoporosi, sarcopenia, diabete di tipo 2, obesità. Per far fronte a tali rischi occorre effettuare un corretto stile di vita caratterizzato da attività fisica con frequenza costante nel tempo e sana alimentazione.

Integratori per la menopausa: come ridurre i rischi

Analizzando l’aspetto alimentare oltre ai nutraceutici che possono ammortizzare i danni, un aiuto valido è conferito dagli integratori alimentari che, essendo altamente specifici, possono coadiuvare l’organismo a generare una risposta positiva.

In particolare, per aiutare la gestione ormonale del metabolismo lipidico nelle donne in post-menopausa si raccomanda l’assunzione di composti benefici, quali integratori per la menopausa a base di antiossidanti, Vitamina D, acidi grassi omega-3.

Antiossidanti

Gli antiossidanti sono molecole che possono prevenire o ritardare il processo di ossidazione, ovvero la formazione dei radicali dell’ossigeno.

Essi si suddividono in primari e secondari, i primi prevengono la formazione di specie radicaliche oppure sequestrano i metalli di transizione, mentre i secondi, reagiscono con i radicali che si sono già formati e li convertono in forme meno reattive interrompendo la reazione a catena. Quelli esogeni, cioè da assumere con la dieta o mediante integratori, si distinguono in vitaminici ( Vit. C, Vit. E, Vit. A) e non vitaminici (carotenoidi e polifenoli).

Vitamina D

La funzione della Vitamina D è quella di favorire l’assorbimento intestinale di calcio, ma modula anche l’omeostasi del tessuto osseo. Una sua carenza, pertanto, può portare a fragilità ossea predisponendo il soggetto ad un aumentato rischio di incorrere in osteopenia e, in caso di carenza cronica, osteoporosi, aumentando il rischio di fratture, soprattutto raggiunta la senescenza.

La sua maggior fonte sono i pesci grassi, primo tra tutti il salmone. Tuttavia, in una donna in menopausa il rischio di subire un aumento ponderale del peso è elevato, per cui bisogna prestare attenzione al quantitativo dei macronutrienti introdotti con la dieta.

Per tale ragione usare integratori specifici di questo composto può essere una soluzione molto vantaggiosa. In particolare, risulta efficace la vitamina D3 (o colecalciferolo), che rappresenta la più importante delle cinque tipologie di vitamina D.

Un integratore alla vitamina D3 (disponibili sul mercato sia in polvere che in compresse) offre il vantaggio, oltre alla regolazione del metabolismo osseo, di regolare le funzioni neuromuscolari e combattere i sintomi della depressione.

Omega-3

Mentre l’azione degli acidi grassi omega-3 è antinfiammatoria, quella degli omega-6 è proinfiammatoria. Nella donna in menopausa una rapporto inadeguato fra i due favorisce uno stato infiammatorio e può aggravare molte sintomatologie, soprattutto quelle di natura cardiovascolare.

Uno dei meccanismi proposti per spiegare la riduzione del rischio cardiovascolare è rappresentato dal fatto che gli omega-3 (n-3) prevengano la formazione di coaguli nei vasi arteriosi. In virtù di tale funzione rappresentano una soluzione utile per ridurre la pressione e le resistenze vascolari. La loro capacità, inoltre, di inibire la formazione delle placche aterosclerotiche, è senz’altro utile per la donna in menopausa, particolarmente predisposta quando raggiunge la senescenza.

Considerata la scarsa presenza di omega 3 negli alimenti, tali integratori sono particolarmente richiesti sul mercato. In genere sono in formato capsule e spesso vengono arricchiti con vitamina E (e.s. Mega Omega 3), al fine di migliorare l’efficacia di protezione delle cellule dallo stress ossidativo.