Hai presente quando, durante la giornata, ti accorgi che vai in bagno molto meno del solito? È una sensazione strana: ti sembra di bere normalmente, ma la quantità di urina è davvero scarsa. Ecco, questa condizione ha un nome preciso: oliguria.

In termini medici, si parla di oliguria quando la produzione di urina in un adulto scende sotto i 400–500 millilitri in 24 ore. Non è una malattia vera e propria, ma un segnale che qualcosa nel corpo non sta funzionando come dovrebbe.

L’oliguria può comparire per cause molto diverse tra loro: da una semplice disidratazione fino a disturbi più complessi che coinvolgono i reni o la circolazione.

Oliguria: Quando te ne accorgi

Nella vita di tutti i giorni, l’oliguria si nota quasi senza volerlo. Ti svegli, bevi il tuo caffè, passi la giornata lavorando e, solo a sera, ti rendi conto che sei andato in bagno pochissime volte. L’urina appare più scura e concentrata, e magari avverti anche un po’ di pesantezza alle gambe o un senso di stanchezza insolito.

In estate, o dopo un’intensa attività fisica, può capitare semplicemente perché hai perso troppi liquidi con il sudore e non hai bevuto abbastanza. L’Istituto Superiore di Sanità spiega che la disidratazione è una delle cause più frequenti di oliguria temporanea, soprattutto nelle persone anziane o nei bambini. In questi casi basta reintegrare l’acqua e tutto torna alla normalità nel giro di poco.

Ma se il problema dura più di un giorno, o se si accompagna a sintomi come gonfiore o dolore, è meglio non aspettare: potrebbe esserci una causa più profonda da indagare.

Perché succede

I medici distinguono tre grandi gruppi di cause: quelle che precedono il rene (pre-renali), quelle che lo coinvolgono direttamente (renali) e quelle successive (post-renali).

A volte l’oliguria è legata a una riduzione del flusso di sangue ai reni: accade, ad esempio, quando sei disidratato o hai avuto una perdita importante di liquidi per vomito, febbre o diarrea. In pratica, il corpo “decide” di risparmiare acqua e produce meno urina.

In altri casi il problema è nei reni stessi. Alcuni farmaci — come i FANS o gli antibiotici assunti a lungo — possono ridurre temporaneamente la loro capacità di filtrare il sangue. Un articolo pubblicato su PubMed nel 2023 ha osservato che questo tipo di reazione è più frequente negli anziani e in chi soffre già di ipertensione o diabete.

Infine, ci sono le cause post-renali, dovute a un ostacolo lungo le vie urinarie: un calcolo, un’infiammazione, o un ingrossamento della prostata. In queste situazioni l’urina viene prodotta, ma non riesce a uscire correttamente.

Quando preoccuparsi

Nella maggior parte dei casi l’oliguria è temporanea e si risolve da sola. Ma ci sono situazioni in cui può essere un campanello d’allarme.
Una diuresi molto ridotta, specialmente associata a gonfiore diffuso, nausea o fiato corto, può essere un segnale di insufficienza renale acuta. In ospedale, il controllo della quantità di urina prodotta è uno dei parametri più importanti per valutare le condizioni di un paziente.

Come viene diagnosticata l’oliguria

Se sospetti un caso di oliguria, il medico parte sempre da un esame clinico completo. Ti chiederà quanta acqua bevi, se assumi farmaci o se hai notato gonfiori. Poi prescriverà esami del sangue e delle urine, per controllare i livelli di creatinina e azoto, che indicano il funzionamento dei reni.

A volte serve anche un’ecografia addominale, utile per escludere la presenza di calcoli o ostruzioni. Riconoscere per tempo una riduzione della diuresi è fondamentale per prevenire complicazioni più serie.

Cosa puoi fare nella vita quotidiana

Non sempre serve un trattamento medico. In molte situazioni, bastano piccoli accorgimenti per riportare l’equilibrio. Bere regolarmente, soprattutto se fai attività fisica o lavori in ambienti caldi, è il gesto più semplice ma anche il più efficace. Gli esperti dell’OMS suggeriscono di distribuire l’assunzione di liquidi nell’arco della giornata, invece di concentrare grandi quantità in poco tempo.

Anche l’alimentazione può aiutare. Frutta e verdura ricche d’acqua — come melone, cetrioli, pomodori — contribuiscono naturalmente all’idratazione. Limitare l’eccesso di sale e di alcol aiuta a non sovraccaricare i reni.

Un altro aspetto spesso trascurato è il monitoraggio delle abitudini urinarie. Tenere a mente quante volte vai in bagno e il colore dell’urina può darti indicazioni preziose. Un’urina chiara di solito segnala una buona idratazione, mentre un colore molto scuro può indicare il contrario.

Un segnale da non ignorare

L’oliguria, in fondo, è un messaggio del corpo. Ti sta dicendo che qualcosa nel bilancio dei liquidi non è in equilibrio. A volte basta una bottiglia d’acqua in più; altre volte serve una visita e qualche analisi. Ma ascoltarlo è sempre la scelta più saggia.

Perché, nella maggior parte dei casi, il corpo avvisa prima che il problema diventi serio. Sta solo a te imparare a decifrare quei segnali, e l’oliguria è uno di quelli che vale la pena non ignorare.