La gigantomastia consiste in un’ipertrofia mammaria di notevoli dimensioni, che si manifesta non soltanto come inestetismo, ma anche con alterazioni patologiche delle ghiandole mammarie. Si tratta di una crescita estrema che porta a mammelle di minimo 4,5 kg l’una (nei casi più gravi si arriva anche a 9 kg per mammella).

La gigantomastia si definisce come “crescita progressiva benigna della mammella sino ad un grado che richieda un trattamento chirurgico di riduzione del seno”.

Gigantomastia: come si manifesta?

La gigantomastia è una vera e propria malattia provocata da due fattori: un’iperproliferazione ghiandolare e un’eccessiva produzione di tessuto lipidico di sostegno.

Questo problema, consistente in un’evidente ipermastia, si evidenzia con mammelle del tutto sproporzionate alla costituzione della donna. La crescita eccessiva delle mammelle non avviene sempre gradualmente, ma talvolta a scatti, con manifestazioni dolorose.

Il disturbo, che può essere anche asimmetrico e insorge in donne di qualsiasi età. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, compare in età giovanile e si parla di ipertrofia mammaria virginale. In rari casi, la gigantomastia compare come complicanza di una gravidanza.

Spesso associata a mastopatia fibrocistica, la gigantomastia si caratterizza per lo sviluppo di mammelle pesanti, voluminose, cadenti e di solito dolenti.

Come conseguenza del notevole peso del seno, tutto l’apparato osteo-articolare tende a incurvarsi, provocando frequenti strappi muscolari al collo, alle spalle e alla porzione toracica del rachide.

Sono piuttosto comuni anche episodi di cefalea associati.

Conseguenze della gigantomastia

seno donna

A livello dei solchi sotto-mammari è facile che si sviluppino problemi dermatologici, spesso provocati da Candida albicans e derivanti dalla continua aderenza della pelle.

Un disturbo piuttosto debilitante è la Sindrome del Processo Coracoideo, consistente nella parestesia (formicolio) del mignolo delle mani, provocata dalla compressione del nervo ulnare da parte delle mammelle.

Inoltre, a causa del peso del seno, tutta la postura del corpo subisce uno spostamento in avanti, con anomalie del baricentro e frequenti problemi di equilibrio.

Non bisogna poi sottovalutare l’impatto psicologico che la gigantomastia provoca sulla vita sociale delle donne, spesso imbarazzate dai commenti sul loro aspetto fisico.

Attività quotidiane, sport, professione e faccende domestiche possono risultare molto difficili a causa dell’ingombro volumetrico.

Un aspetto di estrema rilevanza è rappresentato dal collegamento tra questo disturbo e il carcinoma mammario. Infatti, l’abnorme proliferazione del tessuto adiposo rende molto difficoltosa l’esecuzione della mammografia, che mostra evidenti limitazioni diagnostiche.