L’ipertrofia dei turbinati è una patologia che porta a una crescita della mucosa nasale che riveste appunto i turbinati. Questi sono delle strutture osseo-carnose all’interno del naso e servono per riscaldare, depurare e umidificare il flusso dell’aria quando si respira.

Le cause e i sintomi

Tra le cause principali che possono portare all’ipertrofia dei turbinati ci sono allergie, agenti inquinanti, fumo di sigarette o anomalie del sistema nervoso.

L’ipertrofia dei turbinati presenta sintomi molto simili a quelli del raffreddore, con il naso chiuso e che cola e una conseguente diminuzione della percezione olfattiva. La difficoltà respiratoria ovviamente può portare a cefalee e secchezza orale, visto che si respira con la bocca.

Rimedi naturali per curare l’ipertrofia dei turbinati

In caso di turbinati infiammati e gonfi, si possono provare dei rimedi naturali per alleviare i fastidi.

I cerotti nasali, per esempio, sono utili per dilatare le cavità nasali aiutando a respirare meglio. La soluzione salina per effettuare lavaggi nelle narici può aiutare a sciogliere e lenire facendo percepire meno fastidio.

In casa è consigliabile l’utilizzo di un umidificatore, per rendere l’aria meno secca e sostanzialmente più respirabile, soprattutto durante l’inverno.

Se l’ipertrofia dei turbinati è provocata da fattori allergici, è bene cercare di evitare l’esposizione all’allergene specifico e utilizzare prodotti e accorgimenti come anti-acari oppure evitare di aprire la finestra in caso di allergie a pollini e piante.

Farmaci specifici

Nel caso in cui non bastino i rimedi naturali, è opportuno ricorrere a terapie farmacologiche specifiche per curare l’ipertrofia dei turbinati. L’assunzione e la tipologia del medicinale cambiano a seconda dell’entità della patologia.

Per le forme lievi può bastare un antibiotico sistemico ad assunzione orale o nasale. Per ipertrofie dei turbinati patologiche o più gravi possono essere necessari degli spray cortisonici, dei farmaci antistaminici o addirittura dei vaso-costrittori endonasali. In alcuni casi il medico può consigliare una terapia inalatoria termale con lavaggi nasali a base di soluzioni saline sterili o aerosol specifici, soprattutto per i pazienti che presentano condizioni croniche.

Quando è necessario un intervento chirurgico

In alcuni casi, può essere prescritta una terapia chirurgica, in genere dopo aver provato altri metodi senza successo. Le tecniche operatorie usate per risolvere e curare l’ipertrofia dei turbinati sono diverse. Le più tradizionali e invasive prevedono l’asportazione totale della porzione dei turbinati interessata da ipertrofia (l’intervento è detto mucotomia o turbinectomia parziale).

Le tecniche chirurgiche più moderne, invece, sono molto meno invasive e impiegano l’utilizzo di radiofrequenze oppure laser.

Entrambe le tipologie di intervento possono avvenire in anestesia totale o locale.

Ipertrofia dei turbinati e raffreddore, come già detto, presentano sintomi molto simili. Tenendo presente che in media un raffreddore sparisce in una settimana circa, se i sintomi persistono è bene consultare un medico. L’ipertrofia dei turbinati, infatti, è una condizione patologica che non deve essere trascurata, ma è importante intervenire in maniera tempestiva con una terapia adeguata.

Non curare questa malattia può portare a conseguenze anche gravi come lo sviluppo di condizioni di sinusite cronica, roncopatia (russamento) e apnee notturne. Può, inoltre, causare otiti di diversa gravità e generare dipendenza da spray nasali e decongestionanti. Inoltre un’ipertrofia dei turbinati trascurata può causare polipi nasali gravi.