La nefrite è una delle più comuni patologie infiammatorie del rene, che interessa la sua unità morfo-funzionale chiamata nefrone, modificandone la capacità filtrante.

In che cosa consiste la nefrite

Il sangue deve attraversare il filtro renale per essere depurato dalle scorie e da tutte le sostanze tossiche dannose per il benessere dell’organismo.

Questo filtro svolge un’azione selettiva in quanto trattiene le sostanze utili, lasciando passare quelle nocive.

In caso di infiammazione renale, le maglie che costituiscono il filtro tendono ad allargarsi, lasciando così passare alcune molecole, come eritrociti e proteine. Invece, in condizioni normali, queste molecole dovrebbero rimanere nel sangue.

Tali perdite sottraggono al sangue elementi fondamentali per l’equilibrio dei liquidi corporei, provocando l’insorgenza dei tipici sintomi della malattia.

Quando si manifesta, la nefrite colpisce in genere entrambi i reni, evidenziando una compromissione simmetrica che può essere lieve (e quindi asintomatica), oppure grave (associata a insufficienza renale).

Quali sono i sintomi generali della nefrite

Esistono 4 tipi di nefrite, che si manifestano con una differente sintomatologia.

Nefrite acuta

Si tratta di una forma che esordisce violenta e improvvisa e che comporta la presenza di sangue nell’urina (ematuria) e notevoli perdite di proteine (proteinuria).

A questi sintomi iniziali si associa poi una progressiva incapacità filtrante del rene, la cui funzione diventa inadeguata e quasi inutile (insufficienza renale).

Si nota la comparsa di gonfiori diffusi localizzati nelle parti declivi del corpo, soprattutto alle caviglie, accompagnati da ipotensione e alterazione dei valori serici del sangue, con innalzamento di creatininemia e azotemia.

Il paziente si sente male, è colpito da picchi febbrili accompagnati da forti brividi, da nausea e da episodi di vomito.

Nefrite cronica

In questo caso l’esordio del disturbo è lento e progressivo, con l’insorgenza di un malessere generalizzato, che può durare alcuni giorni prima di venire collegato a problematiche renali.

Ematuria e proteinuria, infatti, dapprima sono di minima entità e soltanto dopo molto tempo diventano evidenti.

Il paziente può avvertire un malessere indefinito, disappetenza, astenia, anche se le analisi del sangue non manifestano variazioni di creatininemia e di azotemia.

In questi casi la malattia progredisce in maniera subdola e, soltanto dopo alcuni mesi o addirittura anni, può diventare conclamata provocando insufficienza renale.

Nefrite primitiva

È senza dubbio la forma più comune di questa patologia, che coinvolge soltanto l’apparato renale, essendo provocata da fattori eziologici univoci.

Questo significa che le cause si sviluppano a livello dei glomeruli renali e ne causano il malfunzionamento.

I sintomi sono quelli della nefrite cronica, con una incisività tanto maggiore, quanto è estesa la porzione di organo interessata.

Nefrite secondaria

Si tratta di un’infiammazione dell’apparato renale conseguente ad altre patologie croniche, come il diabete oppure il lupus eritematoso sistemico (LES).

Trattandosi di una forma secondaria, i suoi sintomi sono spesso mascherati da quelli primari e quindi la diagnosi può essere tardiva.

Quali sono i segnali tipici della nefrite

I sintomi più tipici della nefrite sono i seguenti:

  • anuria (assenza di produzione dell’urina);
  • dolore al rene;
  • ipotensione;
  • edemi generalizzati;
  • nicturia (perdita di urina durante la notte);
  • ematuria;
  • proteinuria;
  • urine torbide e maleodoranti, spesso schiumose e scure.

Le analisi del sangue mostrano alcuni indici alterati, e precisamente:

  • creatininemia elevata;
  • iperazotemia;
  • aumento della VES;
  • aumento della proteina C reattiva.

Di qualsiasi tipo sia, la nefrite è sempre una patologia grave che deve essere curata tempestivamente per impedire che evolva in insufficienza renale.