L’impianto dentale è la soluzione a cui si ricorre quando si deve sostituire un dente mancante (o anche più di uno). Si tratta di un dispositivo protesico fisso concepito per essere collocato all’interno dell’osso della mascella o della mandibola (a seconda che si debba intervenire sull’arcata superiore o sull’arcata inferiore). L’impianto, che può essere necessario anche in presenza di denti che sono compromessi in maniera irrimediabile e che pertanto devono essere per forza estratti, è formato da tre parti principali: la corona artificiale, cioè la protesi; la componente transmucosa, che ha il nome di abutment; e la fixture, che corrisponde alla vite endossea.

A che cosa serve un impianto dentale

L’impianto è destinato a essere inserito dentro l’osso mascellare o mandibolare, e va a simulare la radice del dente. L’abutment funge da raccordo tra la protesi dentaria e l’impianto. La protesi, infine, è la parte esterna, che prende il posto dei denti assenti. Lo scopo di un impianto dentale è proprio quello di andare a coprire lo spazio vuoto a causa della mancanza degli elementi dentari. L’applicazione avviene per via chirurgica, e dopo l’intervento il paziente non solo può beneficiare di una bocca esteticamente impeccabile, ma anche della completa funzione masticatoria. Non è, insomma, solo un fatto di bellezza, anche perché in presenza di spazi vuoti i denti rimasti tendono a spostarsi, e l’osso che accoglieva la radice del dente che non c’è più si ritira.

Dopo l’intervento

L’inserimento di un impianto dentale presuppone l’anestesia locale, i cui effetti terminano entro poche ore; quindi nel giro di poco tempo si ritrova la sensibilità della bocca. Nel caso in cui il paziente avverta dolore, si può ricorrere ad antidolorifici o a medicinali che comunque devono essere prescritti dallo specialista. Nei giorni successivi, è bene stare a riposo, evitando di bere alcolici e di fumare. Va comunque detto che i tempi di guarigione sono variabili, anche perché sono molteplici i fattori che entrano in gioco: la grandezza della protesi dentaria, per esempio, ma anche l’età del paziente e il suo stato di salute. Sono importanti, poi, le condizioni dell’osso su cui la vite endossea viene collocata.

La dieta con un impianto dentale

Ciò che si mangia dopo la posa di un impianto dentale è fondamentale anche per consentire un recupero efficace e soprattutto veloce. È questo il motivo per il quale conviene non consumare bevande eccessivamente calde, mentre vanno privilegiati i cibi morbidi. La durata media di un impianto dentale oscilla fra i dieci e i quindici anni, ma ovviamente molto dipende dalla qualità dell’igiene orale e dalla costanza con la quale essa viene attuata. La protesi dentaria deve essere pulita con strumenti ad hoc; inoltre, sono indispensabili controlli periodici presso lo specialista di riferimento.

CentroDent: perché scegliere la qualità dei dentisti croati

Ci sono circostanze in cui un impianto dentale può causare la comparsa di dolore a causa di complicanze che possono derivare da un allentamento della vite endossea, dalla rottura della corona o da una mancata osteointegrazione. È chiaro che per ridurre al minimo il rischio di inconvenienti conviene rivolgersi a un centro specializzato: per esempio CentroDent, struttura con dentisti in Croazia che mette a disposizione i più elevati standard di qualità grazie a un team altamente formato. L’adozione di tecniche di ultima generazione consente di ripristinare i denti mancanti e di sostituirli per arrivare a risultati eccellenti sia da un punto di vista funzionale che sul piano estetico. CentroDent si occupa non solo di impianti, ma anche di medicina dentale, e quindi di interventi quali otturazioni, sovrastrutture in composito, allargamento e pulizia dei canali radicolari. Nell’ambito della chirurgia orale, invece, vengono assicurati i servizi di cistectomia, rigenerazione dei difetti ossei, rialzo del seno mascellare (il cosiddetto sinus lift) e curetaggio dei denti.

Come prepararsi a un intervento di implantologia

Un intervento di implantologia è a tutti gli effetti un intervento chirurgico. Nel corso della fase operatoria il paziente non avverte il minimo dolore, proprio perché – come si è accennato – il tutto si svolge in anestesia locale. In fase post-operatoria, invece, può accadere che si sentano dolori o fastidi, che in ogni caso si possono controllare usando del ghiaccio o degli antidolorifici.