Durante il periodo estivo, chi utilizza il cortisone si chiede se sia possibile esporsi al sole, per quanto tempo e quali siano i principali effetti collaterali che possono insorgere a seguito dell’esposizione alla luce solare. Infatti, questo farmaco foto-sensibilizzante (ovvero in grado di reagire con i raggi ultravioletti) può provocare non poche problematiche. Un’altra perplessità riguarda la possibilità di interrompere momentaneamente la terapia con l’arrivo della bella stagione. Pur considerando che solo il medico può suggerire al proprio paziente quale sia la soluzione più adeguata, esistono talune regole generali applicabili alla maggior parte dei soggetti.

Quali sono i principali effetti collaterali

Alla domanda se sia possibile o meno esporsi al sole durante la terapia a base di cortisone, gli esperti rispondono sempre in maniera negativa. In linea generale, dunque, non è possibile trascorrere lunghe ore in spiaggia o in piscina esponendosi direttamente ai raggi solari. Questo avviene poiché tale farmaco, così come il deltacortene, e il sole possono generare effetti indesiderati piuttosto importanti. Tra questi edemi, orticaria, arrossamenti, irritazione e vesciche. Più in particolare, è possibile incorrere in due reazioni principali ovvero quelle allergiche o tossiche:

  • foto-allergiche: è connessa all’ipersensibilità, infatti i soggetti predisposti possono lamentare la comparsa di eritemi cutanei. Lo spiacevole inconveniente può presentarsi sia a seguito dell’assunzione di farmaci a base di cortisone che con l’utilizzo di prodotti come creme o pomate che lo contengono. L’arrossamento, il prurito e l’irritazione possono presentarsi anche dopo 24 o 48 ore dall’utilizzo di tali prodotti.
  • foto-tossiche: sono quelle più frequenti e dipendono dalla quantità di cortisone assunto e dal tempo di esposizione al sole. Si verificano a causa di una reazione del cortisone che, esposto ai raggi solari, provoca un aumento dei radicali liberi che intaccano i tessuti e danneggiano la cute.

In alcuni casi non è possibile stabilire quale delle due reazioni si stia verificando poiché i sintomi possono risultare piuttosto simili oppure possono comparire entrambe in maniera contestuale. In qualunque caso è necessario rivolgersi ad un medico o al pronto soccorso tempestivamente alla comparsa dei primi sintomi.

Come proteggersi durante l’esposizione al sole

Pur considerando che si sconsiglia di frequentare spiagge, piscine e luoghi in cui si è direttamente esposti al sole, in alcuni casi non è possibile evitare totalmente di entrare in contatto con i raggi solari. Questo capita ad esempio camminando in città per raggiungere il luogo di lavoro, il supermercato o svolgendo le normali attività quotidiane.
In questi casi è sempre buona norma utilizzare creme solari ad alta protezione (SPF), possibilmente 50+ o superiore.
Per le pelli ipersensibili si consiglia anche di applicare le creme solari pensate per i neonati, che garantiscono uno schermo dai raggi solari eccellente.
Benché questo possa servire per proteggere la cute, è bene ricordare che anche il caldo o semplicemente la luce possono provocare le reazioni sopra citate. Per evitarlo è indispensabile proteggere quanto più possibile il corpo utilizzando vestiti realizzati in tessuti naturali (come il lino o il cotone) ma leggeri. Allo stesso modo, evitare di uscire di casa nelle ore centrali della giornata, preferendo mattino e sera, può scongiurare la comparsa dei fastidiosi effetti collaterali. Occorre ricordare che anche durante le giornate nuvolose è necessario utilizzare protezioni solari ed evitare l’esposizione diretta. In ultimo, è importante proteggere, anche in città, le orecchie e il naso utilizzando abbondante crema solare. Non solo, cappelli e copricapi possono essere piuttosto utili per schermare la pelle del viso dai raggi UV.

Interrompere l’utilizzo del farmaco nel periodo estivo: è possibile?

Alcuni si chiedono se sia possibile interrompere l’utilizzo del farmaco durante il periodo estivo per evitare di incorrere in queste spiacevoli situazioni. Solo uno specialista può suggerire al proprio paziente se questa soluzione sia o meno percorribile. Alcune terapie non possono essere interrotte bruscamente, mentre altre possono essere progressivamente ridotte in vista dell’estate.
Inoltre, bisogna tenere in considerazione che anche l’interruzione del medicinale può generare effetti collaterali severi. In qualunque caso è essenziale rivolgersi al proprio medico per stabilire insieme quale sia la soluzione più adeguata alle proprie esigenze terapeutiche.