Quando si parla di 17 Beta Estradiolo si intende un ormone appartenente al gruppo degli estrogeni femminili e prodotto dalle ovaie, ma non solo. Infatti, si è dimostrata la secrezione anche dai testicoli e dalla corteccia surrenale.

L’E2, altro nome del 17 Beta Estradiolo, è un valore da monitorare costantemente. Talvolta si rende necessario indagare sui suoi possibili innalzamenti sia in età fertile sia dopo. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.

Cos’è il 17 beta estradiolo

Il 17 Beta Estradiolo è, con l’estriolo e l’estrone, l’ormone ovarico più importante per le donne. Nel caso dell’estradiolo questo si produce durante l’età fertile, mentre l’estrone, detto anche ormone della menopausa, dopo i 40 anni, quando le capacità di concepimento cessano. Infine, l’estriolo si presenta in caso di gravidanza ed è prodotto dalla placenta.

L’estradiolo ha una certa capacità di sintetizzazione nel ciclo mestruale intero. Quindi, viene secreto durante la prima metà del mese e aumenta in maniera graduale fino a toccare un picco alto prima dell’ovulazione. Dopo tale momento resta costante in attesa di un secondo picco, quello dell’LH. Una volta raggiunti i valori elevati la riduzione avviene fino al momento in cui si concretizza la mestruazione. L’estradiolo sintetizzato entra in circolo quasi nella sua totalità e contribuisce a trasportare gli ormoni sessuali, mentre una piccola parte resta libera.

Monitorare l’estradiolo è essenziale perché permette di conoscere al meglio il ciclo mestruale e maturazione dell’organo sessuale. Inoltre, è possibile anche tenere sotto controllo l’eventuale avanzare di alcune patologie.

Le cause di variazione dei valori del 17 Beta Estradiolo

Il medico richiede un esame del 17 Beta Estradiolo se sospetta problemi nel ciclo mestruale o di natura ovarica. Per scoprire la concentrazione nell’organismo serve il tradizionale prelievo venoso da eseguire in ospedale o presso un laboratorio d’analisi accreditato.

I valori che non destano preoccupazioni nel caso di una donna sono variabili in base alla fase in cui lei si trova. Pertanto, se è in età fertile, nello specifico in pre-ovulazione o fase follicolare, i valori regolari corrispondono a un intervallo variabile da 21 pg/ml a 251 pg/ml ma non sono stabili, infatti, a metà ciclo possono raggiungere i 38 pg/ml e 649 pg/ml. Ovviamente la discesa avviene durante la fase luteale e si torna a toccare i 21 pg/ml e 312 pg/ml. A fine sanguinamento non ci si deve allarmare se viene rilevato il 15 pg/ml.

L’E2, però, può anche toccare valori ben più alti di quelli appena enunciati e qui si richiede un approfondimento clinico per scoprire se ci sono patologie in corso. Ad esempio, una donna in età fertile se rileva oscillazioni elevate può ritrovarsi a soffrire di endometriosi, insufficienza renale, iperplasia surrenale o di alcune forme cancerose riguardanti seno o ovaie.

Come è stato già anticipato, anche negli uomini si possono rilevare delle variazioni di valori dell’E2. Tra le cause, potrebbero esserci un tumore al testicolo o un semplice aumento del volume mammario.

Non si esclude un innalzamento di questi valori se si assumono farmaci che supportano una terapia estrogenica in fase di menopausa.

I valori del 17 Beta Estradiolo in gravidanza e menopausa

Il 17 Beta Estradiolo contribuisce al perfetto andamento della gravidanza. Il suo valore nel sangue, durante i 9 mesi di gestazione, arriva a toccare anche i 14000 pg/ml nella fase finale e interrompe la produzione di nuovi follicoli ovarici. Ad aumentare in tale fase è anche l’estriolo che tocca il suo picco durante la 35° settimana.

Infine, è bene fare un accenno ai valori di E2 durante la fase di menopausa quando si registra un’involuzione lenta delle ovaie fino all’atrofizzazione e alla fine della produzione di 17 Beta Estradiolo. Tale abbassamento espone la donna all’osteoporosi e allo sviluppo di malattie cardiache. Pertanto, si consiglia un check up periodico per evitare di incorrere in situazioni non più controllabili.