Gli apparecchi acustici sono dispositivi medici tecnologicamente all’avanguardia che possono essere personalizzati e regolati per adattarsi alla perdita uditiva e ad altre necessità del paziente. Il meccanismo è simile a quello di un piccolo amplificatore che riceve il suono dall’esterno attraverso un microfono, lo converte in impulsi elettrici e li amplifica riconvertendoli nuovamente in suono.

Tuttavia gli apparecchi acustici, a differenza dei semplici amplificatori, funzionano in modo selettivo, intensificando solo quei suoni di cui la persona che lo utilizza ha bisogno per ottenere una percezione uditiva naturale e fedele al vero.

Differenze di perdita di udito

Ogni ipoacusia (questo è il termine medico per indicare la riduzione o la perdita di udito) è diversa. C’è chi soffre di una perdita dell’udito ad alta frequenza, c’è invece chi accusa una perdita dell’udito a media o bassa frequenza.

Ecco perché, grazie al lavoro degli audioprotesisti, gli apparecchi acustici amplificano solo ciò di cui una persona ha bisogno per sentire meglio, regolando ogni apparecchio acustico sulla base del profilo uditivo di ciascuna persona.

Non esiste, dunque, un unico dispositivo che funzioni per tutti, ma ogni dispositivo va personalizzato.

Quale apparecchio scegliere?

Nei centri specializzati per il benessere dell’udito, il personale assiste i pazienti nella scelta della soluzione più adatta alle loro esigenze. Gli apparecchi acustici, infatti, devono essere selezionati in base al parere di un audioprotesista, il professionista che ha il compito di stabilire quale sia la soluzione più adatta al quadro audiologico del paziente.

Il paziente va accompagnato in tutto il cammino di riabilitazione. Possiamo trovarci davanti un paziente che pratica molta attività sportiva o un altro che per lavoro è obbligato a seguire seminari e conferenze, c’è chi lavora in posti molto rumorosi e chi deve viaggiare spesso, c’è poi chi preferisce nascondere l’apparecchio acustico e chi invece non ha problemi a mostrarlo. Insomma, le esigenze di ciascuno non c’entrano solo con le condizioni uditive, ma anche con lo stile di vita che viene adottato ogni giorno.

All’inizio, dunque, si tratta di scegliere la tecnologia più adatta e questo riguarda anche l’età della persona, le sue abitudini, la sua vita sociale, la sua familiarità con le stesse tecnologie. Dopo la scelta dell’apparecchio acustico, gli interventi dei tecnici dell’udito riguarderanno la regolazione dell’apparecchio stesso, affinché, nel corso del tempo, le prestazioni siano sempre ai massimi livelli

Tecnologia per il benessere: gli apparecchi acustici digitali

Oggi sono disponibili avanzatissimi apparecchi acustici digitali con performance automatizzate, che rispettano parametri di assoluta qualità e permettono di arrivare alla massima soddisfazione del paziente.

Gli apparecchi acustici digitali non consentono soltanto una regolazione più fine e selettiva dei suoni ma contengono essi stessi un computer: un minuscolo microprocessore con un’enorme potenza e capacità di elaborazione. Gli apparecchi acustici digitali convertono i suoni in codice digitale, manipolando il codice a seconda delle necessità dell’utilizzatore, e lo riconvertono in suoni. In questo modo non soltanto si consente una qualità del suono ottimale, ma si permette anche una capacità di elaborazione del suono che in precedenza era impossibile e impensabile.

Gli apparecchi digitali contengono un impercettibile microprocessore dalla grande potenza di calcolo che regola con precisione selettiva il suono, prima convertendolo in codice digitale e poi da quel codice producendo il suono sulla base dell’esigenza del paziente.

Il risultato finale è una qualità dell’ascolto pulita, naturale, di eccezionale qualità, con la massima riduzione possibile dei rumori di fondo e la capacità di comprendere il parlato.

Non solo, ma aggiungiamo che la tecnologia wireless ci consente di ascoltare tv, telefono e tutto ciò che abbiamo nello smartphone (dalle app per i film alla musica), direttamente negli apparecchi acustici digitali.

La potenza degli apparecchi retroauricolari

Gli apparecchi acustici retroauricolari sono sistemati dietro il padiglione auricolare e possono essere di tre tipi, contraddistinti da altrettante sigle: BTE, RIC o RITE.

Gli apparecchi acustici BTE sono i migliori per perdite uditive che hanno bisogno della massima potenza, ad esempio sono la scelta più adatta per le perdite uditive dei bambini. In questo caso, il suono raggiunge il timpano attraverso un tubicino che termina con una chiocciola, personalizzata su misura, che viene posizionata all’ingresso del condotto uditivo.

Gli apparecchi RIC o RITE prevedono che il ricevitore sia posto delicatamente all’interno del condotto uditivo.

Gli invisibili apparecchi endoauricolari

Gli apparecchi acustici endoauricolari hanno dimensioni minime e sono collocati nel condotto uditivo, dopo che al paziente è stata presa una precisa impronta del condotto uditivo. Con quella impronta, sarà realizzato su misura l’apparecchio acustico che sarà ovviamente del tutto aderente alla forma del condotto dell’utente.

Una volta ‘indossati’ questi apparecchi sono davvero invisibili!

Apparecchi acustici senza batterie

Molto interessante è anche la nuova generazione di apparecchi acustici ricaricabili senza batteria, molto pratici ed ecologici. Il vantaggio è che non sarà necessario provvedere alla sostituzione della batteria, infatti per ricaricare l’apparecchio basterà collocarlo durante la notte nella sua stazione di ricarica per averlo al mattino con la carica completa.