Prodotto quasi sempre da un’infezione interna, l’ascesso dietro l’orecchio consiste in una raccolta di materiale purulento, che può avere dimensioni e forme differenti a seconda della gravità del disturbo.

Nella maggior parte dei casi esso si sviluppa in condizioni di immunodeficienza, poiché l’organismo non è in grado di combattere una semplice infezione causata da un batterio, un virus o un micete.

L’ascesso dietro l’orecchio, infatti, evolve da un’infiammazione di questo genere quando gli anticorpi circolanti non sono efficaci per eliminarla.

Quali sono le cause di un ascesso dietro l’orecchio

La causa più comune di un ascesso dietro l’orecchio è l’invasione di questa parte anatomica da parte di batteri di tipo Staphylococcus aureus oppure Streptococcus.

Di solito succede che questi agenti patogeni penetrano nella pelle attraverso una ferita anche di piccole dimensioni e, non venendo bloccati dal sistema immunitario, si moltiplicano contribuendo alla formazione del pus.

L’essudato purulento che si accumula all’interno di un sacco istologico è costituito da cellule morte, scorie, sporcizia e batteri; una volta che il pus ha formato un ascesso, la superficie della pelle che lo racchiude si infiamma diventando rossa, calda e dolente al tatto.

In alcune situazioni il disturbo può originare anche dall’ostruzione di un follicolo pilifero o di una ghiandola sudoripara o sebacea, oppure da un ematoma non riassorbito.

Può succedere anche che la produzione di pus sia causata dalla presenza di un piccolo oggetto estraneo come una scheggia di legno, un frammento di unghia o altro, che venendo inglobato dalla pelle innesca una reazione flogistica.

Quali sono i sintomi dell’ascesso dietro l’orecchio

Dapprima l’ascesso provoca una sensazione di corpo estraneo dietro l’orecchio, accompagnato da ipertermia, arrossamento, dolore e senso di tensione; al tatto il paziente avverte la presenza di una protuberanza calda e dolente.

In un secondo momento, l’ascesso può approfondirsi nella pelle, arrivando fino a toccare le sottostanti strutture ossee e muscolari, che possono venire infettate a loro volta.

Se il materiale purulento entra in circolo, poiché ha raggiunto la parete di un vaso sanguigno, il soggetto mostra un deterioramento generalizzato delle condizioni di salute, con febbre, astenia, disappetenza, nausea, vomito e diarrea.

La diagnosi di un ascesso dietro l’orecchio è facile se il disturbo si manifesta superficialmente, mentre diventa molto difficile quando si approfondisce.

In queste condizioni, infatti, a livello cutaneo non è apprezzabile nessuna modificazione, mentre la malattia si sviluppa a livello del sottocute.

Quali sono i rimedi per l’ascesso dietro l’orecchio

Il trattamento di un ascesso dietro l’orecchio può essere domiciliare o medico: nel primo caso la procedura prevede l’impiego di impacchi caldi per stimolare il drenaggio naturale del pus.

Dopo qualche giorno, l’ascesso tende a sgonfiarsi, anche in seguito a una piccola incisione cutanea che serve per eliminare completamente il materiale purulento.

Le medicazioni prevedono l’impiego di pomate antibiotiche e di garze sterili, che devono essere cambiate almeno due volte al giorno.

I trattamenti medici sono indicati quando l’ascesso è grande e profondo, di solito prima di procedere all’escissione chirurgica lo specialista prescrive alcuni giorni di terapia antibiotica per bocca, finalizzata a limitare la diffusione dell’infiammazione.

Successivamente, viene incisa la pelle per favorire il drenaggio del pus, utilizzando speciali garze antisettiche per pulire la ferita.

In casi particolarmente gravi può essere necessario suturare la lesione con qualche punto, con la finalità di velocizzare i tempi di cicatrizzazione.