Una delle parti più resistenti di tutto il nostro organismo è costituita dai denti, insieme alle ossa. Ciò non vuol dire, però, che queste componenti non possano essere coinvolte da malattie e da problemi gravi simili a quelle che interessano zone considerate più delicate.

Infatti, quando si parla di granuloma dentale si intende un tipo di infezione chiamato anche granuloma apicale o peri-apicale. Si tratta di un’infezione di tipo cronico che riguarda la zona dell’apice radicale del dente. Cioè quella parte situata accanto alla mascella, quindi può interessare i tessuti vicino al dente.

Siccome è facile che si allarghi anche nei punti in prossimità di esso, è importante la giusta prevenzione attraverso visite dentistiche regolari. In caso di granuloma, è fondamentale intervenire tempestivamente con adeguate cure odontoiatriche.

Granuloma dentale: infezione batterica

Solitamente quest’infezione si genera da un’invasione batterica che si infiltra nella radice del dente. Poi si allarga fino ai tessuti intorno ad esso per giungere direttamente nella parte più interna.

Questa zona che è costituita da tessuti molli è denominata polpa e in situazioni normali è inumidita dal nervo vitale che protegge lo stesso dente dalla presenza di microbi.

Trattandosi di una sepsi che coinvolge sia la radice sia la polpa del dente, comporta una sorta di insediamento batterico il quale si espande in maniera costante. Quando si arriva a questo tipo di situazione abbastanza grave, la sola cura e terapia basata sull’assunzione di antibiotico non è sufficiente a risolvere il problema, poiché si tratta di una situazione cronica e va affrontata solo con un intervento odontoiatrico.

La rilevazione del granuloma dentale può sopraggiungere sia attraverso una normale visita di routine oppure a seguito di un’ortopanoramica fatta per affrontare anche altri tipi di cure.

I sintomi del granuloma dentale

Di solito si tratta di una malattia che non comporta particolari sintomi e si manifesta con dei fastidi solo quando ormai l’infezione è già allargata abbastanza e il dente è rovinato all’interno in maniera evidente.

La causa scatenante può essere traumatica. In questo caso può riguardare anche denti perfettamente sani che non presentano nessun problema neanche di carie. Di solito la lesione non si vede subito, ma si determinano delle fessure che spianano la via per la penetrazione dei batteri.

È importante sapere che questo tipo di infezione va sempre curata e non si sana o si elimina da sola, ma sono necessarie delle cure opportune in campo dentistico per giungere nella parte interna del dente e togliere i batteri che si sono formati.

Tipologie di granuloma dentale

Il granuloma dentale può essere di tre differenti tipologie:

  • granuloma dentale di tipo semplice che è il più comune e comporta la parte infiammata intorno all’apice del dente fino ad arrivare alla radice e si manifesta in forma rotonda e di dimensioni non eccessive;
  • granuloma supporato il quale si evince nel momento più acuto dell’infiammazione, tanto che c’è anche la produzione di pus e la manifestazione di ascesso;
  • granuloma ascessualizzato e si rivela nel momento in cui il granuloma al dente diventa cronico e quindi comporta l’ascesso dentale.

Non è detto che quando si diagnostica un granuloma in corso si deve eseguire un’estrazione del dente. In molti casi, se le situazioni dello stato infettivo lo consentono, si può procedere con una devitalizzazione. In questo modo si recupera il dente.

Trattamento curativo del granuloma

Il granuloma dentale non si cura con i semplici antibiotici, ma va trattato in maniera rapida e senza perdere tempo direttamente dal dentista.

Questo tipo di intervento è indispensabile perché in alcune circostanze più gravi, si potrebbe verificare lo “scoppio” del granuloma. In tal caso i batteri di estenderebbero all’interno di tutto l’organismo con il manifestarsi di conseguenze peggiori.

Se si tratta di un dente devitalizzato allora si rifà il trattamento in maniera tale da pulire il canale radicolare. Se invece sono presenti perni o protesi allora si farà l’apicectomia, ossia si asporta la radice.

L’estrazione del dente è l’ultimo step e il più estremo se il granuloma insiste nella sua presenza e nel suo riformarsi di nuovo.