L’arrossamento oculare dipende principalmente da un processo vasodilatatorio dei capillari sanguigni superficiali presenti nel globo oculare; tale manifestazione può verificarsi sia in seguito a infiammazioni e allergie, ma anche come conseguenza di traumi o elevata pressione endoculare.

Arrossamento oculare: di cosa si tratta

Quando si verifica questo disturbo, l’occhio mostra delle modificazioni macroscopiche facilmente osservabili e consistenti nella presenza di capillari ramificati e ben visibili sulla cornea.

In alcuni casi si possono notare invece delle macchie di dimensioni variabili, caratterizzate da contorni irregolari, localizzate sempre a livello corneale. In questi casi spesso è in atto una micro-emorragia sottocongiuntivale.

L’arrossamento è spesso accompagnato da una fastidiosa sensazione di bruciore e prurito, che interessa tutte le parti dell’occhio comprese le palpebre, e da una sintomatologia dolorosa di media intensità, che spesso mostra un andamento ingravescente dipendente dalla progressiva compromissione di tutte le zone oculari.

Quali sono le cause dell’arrossamento oculare

Diagnosticare con precisione le cause di questo disturbo è piuttosto difficile, poiché numerose sono le cause predisponenti coinvolte.

Una delle principali è ricollegabile a fenomeni allergici, sia dovuti a fattori climatici e stagionali, sia conseguenti a contatto con sostanze irritanti. Anche le sindromi allergiche respiratorie risultano strettamente correlate al fenomeno di arrossamento della congiuntiva.

Un altro fattore predisponente è la blefarite, patologia riguardante la conformazione anatomica delle palpebre, che risultano ipertrofiche ed edematose.

Una delle più comuni cause predisponenti è la congiuntivite batterica, spesso complicata da sovra-infezioni virali.

Anche il glaucoma, disturbo provocato da ipertensione endoculare, si manifesta nella maggior parte dei casi con arrossamento dell’occhio.

Altre cause che possono contribuire all’insorgenza di arrossamento oculare sono l’Herpes zoster oftalmico e la rinite allergica.

In alcuni casi non particolarmente frequenti il disturbo può dipendere da uveite, tracoma o ulcere corneali.

Da non sottovalutare la permanenza prolungata davanti a uno schermo, ad esempio computer, tablet o televisione, che può provocare arrossamento oculare, così come l’impiego scorretto delle lenti a contatto oppure una lunga esposizione ai raggi solari senza adeguata protezione.

Infine, è necessario porre particolare attenzione ai colpi d’aria, che possono innescare reazioni infiammatorie a livello dell’occhio.

Quali sono i rimedi per l’arrossamento oculare

Le terapie di pronto intervento sono quelle che prevedono l’impiego di colliri rinfrescanti (a base di camomilla o amamelide), o di lacrime artificiali; sono da evitare i prodotti ad azione astringente in quanto la vasocostrizione indotta può rivelarsi dannosa nel lungo periodo.

Qualora la causa sia di natura batterica, devono essere impiegati prodotti antibiotici per uso topico, sotto forma di collirio o di pomata; se, invece, l’arrossamento oculare dipende da herpes oculare, è necessaria l’applicazione di colliri o pomate antivirali.

In ogni caso si rivela di grande utilità l’impiego di colliri lubrificanti a base di acido ialuronico, che contribuiscono ad attenuare la sindrome dell’occhio secco, altra frequente causa di arrossamento oculare.

Secondo alcune ricerche scientifiche, la ginnastica oculare finalizzata a rinforzare i muscoli dell’occhio agisce anche stimolando la funzionalità delle ghiandole lacrimali e assicurando una funzionalità fisiologica dell’occhio.

Alcuni alimenti, come il ribes nero e il mirtillo, contengono principi attivi che proteggono il benessere dei capillari dell’occhio, agendo sulla permeabilità delle membrane vasali. Anche gli alimenti ricchi di antiossidanti e di vitamina A contribuiscono ad impedire irritazioni ed infiammazioni oculari.

Un ultimo suggerimento per mantenere in salute i propri occhi è quello di non fumare, in quanto il fumo innesca reazioni infiammatorie sulla mucosa dell’occhio.