Cos’è la VES

VES è l’acronimo di velocità di eritrosedimentazione, parametro il cui valore viene valutato sulla base di esami in laboratorio. La misurazione avviene prelevando un campione di sangue dal paziente. Dal tempo che impiegheranno gli eritrociti a dividersi dal plasma e depositarsi sul fondo della provetta sarà possibile ricavare la velocità del processo.

Valori di VES fuori dai parametri standard possono essere indice di infiammazione. Qualora un medico sospettasse la presenza di uno stato infiammatorio potrebbe prescrivere un prelievo di sangue, grazie al quale avere informazioni sulla velocità di eritrosedimentazione.

È bene sapere che non vi è una diretta correlazione tra le due condizioni, in quanto la VES è un marcatore non specifico di infiammazione; ciò significa che valori al di fuori dei parametri possono dipendere anche altri fattori. Per effettuare una diagnosi corretta è necessario valutare anche la storia clinica del paziente.

Valori normali di VES

Questo parametro è misurato in mm/h, ossia prendendo in considerazione quanti millimetri di eritrociti si depositano sul fondo della provetta in un’ora.

I valori normali variano tra 0 e 20mm/h, ma il sesso e l’età sono fattori che determinano una differenziazione da caso a caso.

Per un uomo di età compresa tra i 20 ed i 50 anni il valore medio è di 5mm/h, ma è considerata normale un’oscillazione tra 0 e 13mm/h. In età più avanzata il valore medio si attesterà a 7mm/h, con oscillazioni normali tra 0 e 19mm/h.

Nel caso della donna i valori medi sono più alti, inoltre ciclo mestruale e gravidanza tendono a causare valori di VES più elevati. Nel caso di un individuo di sesso femminile con età compresa tra i 20 ed i 50 anni, viene considerato normale un valore compreso tra 0 e 21mm/h, mentre all’aumentare dell’età il valore medio raggiunge i 12mm/h e può oscillare da 0 a 28mm/h.

VES alta: quando è il caso di preoccuparsi?

Qualora i valori misurati in fase di analisi si discostassero di poco dai parametri standard è possibile che si tratti solamente di una fluttuazione destinata a tornare in breve tempo ad uno stato normale. Nel caso in cui, al contrario, le analisi mostrassero dei valori totalmente fuori dai parametri standard, è necessario che il medico prescriva ulteriori analisi volte a far chiarezza sull’entità delle cause scatenanti.

Una VES che non si discosta troppo dai valori normali può indicare situazioni come l’anemia mediterranea, una faringite, ciclo mestruale particolarmente abbondante o una gravidanza.

In generale ciò che deve destare preoccupazione sono dei valori di VES molto più alti rispetto al normale, in quanto indice di uno stato infiammatorio. Questo può tradursi in condizioni cliniche come insufficienza renale, artrite reumatoide o disfunzione epatica. In casi estremi, valori di VES particolarmente alti potrebbero essere un segnale della presenza di u tumore.

VES alta: cause

Le cause possono essere varie e proprio per questo occorre che il medico prescriva ulteriori esami, per far chiarezza sulla situazione.

Le cause più comuni, quali età, gravidanza e ciclo mestruale, non devono preoccupare e in generale causano degli incrementi nei valori della VES moderati.

Condizioni patologiche come ictus, infarto del miocardio, artrite reumatoide, anemia, mononucleosi, colecistite, leucemia, sindrome dell’intestino irritabile, pancreatite e tumori sono invece causa di un incremento importante, che deve quindi destare preoccupazione.

VES alta: sintomi

Non esistono dei veri e propri sintomi riconducibili ad un valore elevato della VES, ciò perché questo parametro è un marcatore non specifico di infiammazione e può avere svariate cause scatenanti. Ci sono però dei segnali che possono spingere il medico a prescrivere degli esami appositi.

Mal di testa persistenti, dolori muscolari, perdita dell’appetito, rigidità delle articolazioni, calo di peso, dolore pelvico, anemia, dolore a spalle e ginocchia possono essere campanelli di allarme riguardo la necessità di rivolgersi al proprio medico curante, il quale valuterà la situazione e prescriverà gli esami atti a individuare l’origine del problema.