Sono molte le persone che chiamano l’acido citrico comunemente “sale acido”, anche se questo suo altro nome è abbastanza riduttivo. Per chi si è mai fatto la domanda “come si usa l’acido citrico?”, questa guida approfondirà i più tradizionali usi di questo additivo acido.

La regolazione del sapore e la conservazione degli alimenti sono sicuramente tra gli usi più comuni, ma in cucina si può rilevare un aiuto prezioso in molte occasioni.

Che cosa è l’acido citrico?

Anche se il suo aspetto ricorda molto quello del sale tradizionale, anche l’acido citrico si presenta in grani dal colore bianco, le somiglianze finiscono qui. L’acido citrico, non ha assolutamente un sapore salato. Come si può ben capire dal suo nome, l’acido citrico – o sale acido – ha un sapore aspro e molto acido.

A che cosa serve l’acido citrico?

L’acido citrico è un additivo e un conservate molto utilizzato nell’industria alimentare. Bevande gassate, snack e caramelle dal gusto acido devono il proprio gusto proprio per la presenza di questa sostanza.

A dispetto di quello che si potrebbe pensare, questo “sale” è molto versatile in cucina e si adatta ad essere utilizzato per molte lavorazioni. Può offrire una serie di benefici come il migliorare la cottura di alcune preparazioni e la loro conservazione. Vediamo più in dettaglio alcuni dei suoi utilizzi in cucina.

L’uso dell’acido citrico in cucina

Un cuoco esperto, conosce quale è il giusto apporto di acidità in un piatto. Apporto, che può essere bilanciato proprio grazie all’utilizzo dell’acido citrico nel caso sia sbilanciato.

Il giusto bilanciamento dell’acidità di un piatto, contrasta l’amarezza e rende più completo il gusto della portata sul palato. Senza un giusto bilanciamento del sapore aspro dell’acido, alcuni piatti potrebbero sembrare anonimi e senza carattere.

In cucina lo si trova sotto forma di polvere di facile utilizzo. Anziché utilizzare l’aceto o il succo del limone, che potrebbero andare a modificare in maniera sostanziale il sapore di un piatto, la scelta di utilizzare l’acido citrico permette di regolare al meglio il suo sapore ma senza andare ad intaccare altre componenti del piatto.

I maggiori vantaggi dell’acido citrico in cucina si possono riassumere in:

  • Semplicità di dosaggio e utilizzo. L’acido citrico in polvere è una scelta semplice sia per il suo dosaggio che per il suo utilizzo. Mediante un cucchiaio da caffè o un piccolo cucchiaino, si può dosare e versare questo sale acido senza grossi problemi. Utilizzandolo in piccole dosi, man mano che lo si aggiunge alla pietanza, permette di verificare il livello di acidità della preparazione.
  • Non contiene liquidi. Essendo una polvere, l’acido citrico può essere utilizzato per dare sapore aspro ad un piatto ma senza inserire ulteriori liquidi al suo interno. L’aggiunta di un liquido ad una preparazione, potrebbe diluirla e rendere quindi meno delizioso il risultato finale.
  • Prezzo di acquisto molto conveniente. In commercio gli additivi acidi sono molti, ma non è sempre detto che siano a buon mercato. In alcuni casi, come la spezia amchoor ad esempio, il loro prezzo di acquisto è estremamente oneroso e il prodotto è di difficile reperibilità.

Oltre a questi vantaggi, è bene ricordare che l’acido citrico è di facile conservazione. Se non lo si espone all’umidità o alla luce, può essere utilizzato senza grossi problemi anche dopo diversi mesi dall’apertura della sua confezione.

Se si è interessati a donare ai propri piatti un sapore decisamente acido, la scelta di questo additivo può dirsi tra le migliori. Un pizzico di acido citrico in polvere può far risultare più completo un piatto e quindi più prelibato per i commensali che lo andranno ad assaporare.