L’opinione pubblica è spesso divisa tra la convinzione che mangiare la frutta dopo i pasti giovi alla salute e quella secondo cui sarebbe opportuno mangiarla a stomaco vuoto. A chiarire questi dubbi ci ha pensato poco tempo fa l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), secondo cui non vi è un momento inappropriato per mangiare frutta.

Tuttavia, vi sono tutta una serie di soggetti che dovrebbero ridurne sensibilmente il consumo, qualora soffrissero di sindrome dell’intestino irritabile o di colite ulcerosa.

Quanta frutta mangiare al giorno?

In riferimento ai quantitativi di frutta giornalieri, i nutrizionisti sostengono che 5 porzioni siano ottimali. La Società di Nutrizione Umana, invece, suggerisce 3 porzioni giornaliere.

Non viene, però, messo in evidenza quali momenti della giornata siano i più idonei. Di conseguenza, non sarebbe il caso di focalizzarsi sul quando, tra prima, dopo o lontano dai pasti, convenga assumere frutta. Il consumo può avvenire a colazione, a pranzo, a cena, come merenda, sotto forma di spuntino. L’importante è che la frutta sia sempre presente durante la giornata, affinché i benefici per l’organismo siano tangibili.

Frutta e false credenze

Di falsi miti sulla frutta ce ne sono a iosa. Per anni, infatti, si è detto che il momento migliore per mangiare frutta fosse lontano dai pasti.

L’Istituto Superiore di Sanità ha smentito queste false credenze. Vediamo in rapida carrellata alcune.

  1. La frutta favorisce il rallentamento del processo di dimagrimento. In passato si consigliava di mangiare la frutta lontano dai pasti, perché si credeva che potesse placare gli stimoli della fame, favorendo il rallentamento del processo di dimagrimento. Le cose non stanno così, visto che gli zuccheri della frutta vengono assorbiti in maniera più graduale, nel momento in cui si mangia altro. Oltre a prevenire il picco glicemico, la frutta aiuta anche a prolungare il senso di sazietà dopo un pasto.
  2. La frutta dopo i pasti rallenta sensibilmente la digestione. Sono in molti a evidenziare come la frutta assunta dopo i pasti, non solo gonfi, ma rallenti in modo evidente il processo di digestione. Trattasi di una falsa credenza, visto che se si mangia in abbondanza, ci si sente gonfi dopo pranzo o dopo cena. La frutta non incide a riguardo. Il gonfiore ha un effetto limitato.
  3. Il succo di frutta può sostituire la frutta intera. Assolutamente falso! I succhi di frutta hanno un potere saziante infinitamente inferiore rispetto alla frutta intera. Inoltre, anche se prodotti con il 100% della materia prima, sono carenti per quantitativi di fibre.
  4. La frutta non fa ingrassare. Anche questo è un falso mito. Per via della presenza di fruttosio, c’è il rischio che si ingrossi il fegato, in quanto finirebbe per immagazzinare molto più glucosio del dovuto sotto forma di trigliceridi. Chi soffre di colite non dovrebbe esagerare con i quantitativi di frutta, specie in estate, dove meloni e angurie sono particolarmente presenti a tavola. Le infiammazioni al colon o all’intestino potrebbero rappresentare un serio problema. In questi casi, è meglio preferire frutti che provocano una minore fermentazione nell’intestino.

Non tutta la frutta è uguale

frutta

Le proprietà benefiche della frutta non sono tutte uguali. Ad esempio, le banane rappresentano un’eccellente fonte di potassio; mele e pere sono ottimali per stare in forma e per mantenere la linea; le arance, se assunte nella stagione invernale, rafforzano il sistema immunitario, grazie alla presenza di vitamina C.

In base alle proprie esigenze specifiche, è possibile trovare grandi benefici da frutti diversi. È anche molto importante prestare attenzione alla stagionalità dei prodotti: quelli freschi sono sempre da preferire.

Non rinunciare al gusto e al benessere, con almeno 3 porzioni di frutta al giorno! Scopri anche l’importanza di uno spuntino tra un pasto e l’altro, cliccando qui.