La quinta malattia rientra tra le malattie esantematiche che colpiscono quasi tutti i bambini fin dalla primissima infanzia.

Cosa è la quinta malattia

La quinta malattia è un’infezione virale causata dal virus Parvovirus B19 e, come già evidenziato, rientra tra le cosiddette malattie esantematiche.

La quinta malattia colpisce solo l’essere umano e non è pericolosa; non rientra nelle forme infettive di Parvovirus che colpiscono gli animali domestici tipo cani o gatti.

Come avviene il contagio e chi è colpito

Il contagio della quinta malattia avviene tramite il muco umano e, quindi, tramite la tosse o gli starnuti.

Una forma di prevenzione è lavarsi spesso le mani, soprattutto se ci si trova in ambienti dove c’è il contatto diretto dei bambini.

Di solito la quinta malattia colpisce i bambini dai 5 anni in su; il contagio è possibile fino all’età di 15 anni. Difficilmente si viene contagiati in età adulta.

Una volta avuta la malattia, l’organismo rimane immune al virus.

Chi viene colpito dalla quinta malattia si riprende abbastanza velocemente. L’unico pericolo è il contagio della donna durante la gravidanza perché potrebbe causare, addirittura, la perdita del feto.

Il 90% degli adulti ha avuto la quinta malattia durante l’infanzia, anche se a volte si è persa la memoria, anche perché talvolta i sintomi portano a confonderla con una comune forma influenzale.

Sintomi della quinta malattia

I primi sintomi sono molto simili a una qualsiasi forma d’influenza.

Nei primi tre giorni compare la febbre, mal di testa, naso rosso e gocciolante con dolori articolari diffusi, al punto che si pensa fin da subito a una forma di raffreddamento.

Dal terzo giorno scompare la febbre lasciando al suo posto delle macchie rosse sulle guance, simili a una farfalla. In maniera simpatica molti chiamano la quinta malattia la malattia della farfalla. I più audaci chiamano la malattia, sempre ironicamente, la malattia della faccia da schiaffi.

In breve tempo il rossore si espande su tutto il corpo, in particolare schiena, pancia, braccia e gambe.

Di solito non si avverte prurito, ma in alcuni casi le piccole pustolette rosse sono così fastidiose che necessitano di essere grattate.

Il medico diagnostica la quinta malattia visionando la forma di rossore causata dall’eruzione cutanea; in caso non ci sia una manifestazione della cute, il medico può comunque prescrivere un esame del sangue per individuare presenza del Parvovirus B19, sulla base dei sintomi descritti.

Il Parvovirus B19, responsabile della quinta malattia, è diffuso in tutto il mondo.

In genere la malattia si manifesta nei mesi primaverili, con la scomparsa del freddo, e durante i mesi autunnali. Comunque anche negli altri periodi dell’anno potrebbero esserci casi di quinta malattia a seguito di contagio.

Quando è contagiosa

La quinta malattia, come molte altre malattie esantematiche, è contagiosa durante il periodo di incubazione che va dai 4 ai 27 giorni, con una media di 15 giorni, e durante i primi tre giorni in cui si manifesta la forma simile all’influenza. Quando compare il rossore sul viso e sul corpo, il pericolo di contagio è passato.

I bambini possono tornare a scuola dopo il 10° giorno da quando sono comparsi i primi sintomi.

Dovranno però trascorrere più di 15 giorni prima che tutte le manifestazioni cutanee scompaiano.

Negli adulti contagiati dalla quinta malattia potrebbero comparire dolori e gonfiori articolari, soprattutto alle donne.