Le allergie sono, con il passare del tempo, in costante aumento, e colpiscono con maggiore frequenza e in modo più pesante i bambini.

Si stima infatti che in Italia, il 20% dei piccoli soffrano di problemi legati alle varie allergie mentre negli anni passati, in particolar modo nel 1990 era solo il 7% ad esserne danneggiato.

Per questo ad oggi è importante eseguire dei test specifici, chiamati allergologici, per cercare di evitare, per quanto possibile, la comparsa di pericolose patologie.

Cosa sono le allergie

Le allergie possono essere classificate come delle vere e proprie malattie croniche che richiedono una specifica cura applicata in maniera sistematica. Queste patologie devono essere controllate fin dai primi mesi di vita, attuando al contempo delle apposite misure di prevenzione.

Ogni sintomo che si manifesta non deve, infatti, passare inosservato, anzi deve essere visto come un chiaro segnale per cercare di intervenire il prima possibile.

I primi indizi che tendono a comparire quando si è in presenza di un’allergia sono soprattutto asma, eczemi, congiuntivite, rinite e dermatiti. Queste malattie possono colpire ogni persona, sia gli adulti che i bambini ma quest’ultimi hanno maggiore probabilità di avere delle conseguenze peggiori.

I genitori, o comunque le persone che frequentano spesso i piccoli, devono così cercare di attuare delle misure di prevenzione fin dai primi mesi di vita del bambino, o meglio ancora fin dall’inizio della gravidanza.

In particolar modo è bene che la donna in attesa del piccolo smetta di fumare e non esponga poi il neonato al fumo passivo, allontani da sé situazioni di stress, cerchi di eliminare, per quanto possibile, l’esposizione all’inquinamento ambientale e usi gli antibiotici solo se ritenuti indispensabili.

Il fumo di sigaretta, per via delle numerose sostanze contenute in essa, viene infatti ritenuto il responsabile principale della comparsa della maggior parte delle allergie.

I motivi che portano alla comparsa delle allergie

Alcuni importanti statistiche hanno messo in luce il fatto che il mondo oggi appaia sempre più pieno di smog, inquinamento e polveri sottili. Questi sono tutti fattori che favoriscono in modo esponenziale la comparsa di malattie ed allergie.

Le persone più a rischio sono senza ombra di dubbio i bambini, in quanto soggetti ritenuti più deboli e con meno difese immunitarie. Le cause però che portano alla comparsa di allergie non finisco di certo qui anzi, vengono considerati agenti responsabili anche lo stile di vita, lo stress, la cattiva alimentazione, un’eccessiva igiene personale e l’abuso di farmaci.

Capire nell’immediato quali siano le allergie che hanno colpito il piccolo non è sempre facile; a volte può dimostrarsi davvero complicato. Questo è dovuto al fatto che i sintomi iniziali manifestati dai bambini possono essere scambiati per un banale raffreddore o per un’influenza.

Se però con il passare del tempo il problema persiste, i genitori devono portare subito il figlio dal pediatria facendosi segnalare un apposito centro specializzato nell’allergologia per bambini.

I test più diffusi sono il prick test, che viene effettuato sulla cute, e il Immunoglobuline E o IgE, più specifico per il sangue. Altri test possono invece essere svolti per cercare di capire se vi sono allergie alimentari.

Solo una volta che saranno messe in luce tutte le varie malattie croniche del quale il piccolo soffre, si potrà procedere con gli atti specifici per cercare di prevenire la patologia.

Spesso per cercare di contrastare la comparsa delle allergie si usano dei medicinali specifici come cortisone e antistaminici; una grande soluzione viene offerta anche dal vaccino, infatti, in moltissimi casi questo presidio si è dimostrato capace di ridurre e prevenire diverse manifestazioni di allergie, tant’è che ad oggi viene chiamato con un termine tecnico, ossia immunoterapia specifica. I risultati sono stati straordinari anche in quei bambini che presentavano ormai da diversi anni delle allergie piuttosto consolidate.

Una soluzione tutta naturale è invece l’allattamento al seno: i medici hanno dimostrato che se la madre allatta il proprio piccolo per almeno sei mesi le possibilità di andare incontro a delle allergie sono del tutto dimezzate, se non azzerate.

Per tutti questi motivi è molto importante sottoporre i bambini alle prove allergeniche soprattutto per cercare di intervenire nella maniera più veloce e naturale possibile.