Il fit paddling è una disciplina sportiva che declina il fitness in una forma innovativa, utile per il corpo e divertente per la mente. I suoi inventori sono Fulvio Fina, esperto di kayak e caona, e Ilaria Samarelli, che si occupa di fitness e danza. Essi hanno voluto conciliare due sport così profondamente differenti in un’unica attività.

Fit paddling: ecco cos’è questa nuova disciplina

Proprio per questo, già dal nome, si evince come vi sia un chiaro riferimento al paddling, dall’inglese pagaiare. Perfettamente integrato con un concetto tipico della danza che è quello della propriocettività, ovvero la capacità di un individuo di collocarsi nello spazio.
Nello specifico, il fit paddling si svolge attraverso l’utilizzo di una tavola rotostampata in polietilene galleggiante che prende il nome di fitness board. Attraverso l’utilizzo di questo strumento, il soggetto avrà la possibilità di migliorare la propria percezione. Come? Semplicemente attraverso la contrazione muscolare, mettendo in secondo piano la vista.
Lo scopo è dunque quello di acuire la capacità di stare in equilibrio in maniera istintiva. Questo sfruttando esclusivamente il proprio corpo e contrastando altresì gli imprevisti derivanti dal movimento dell’acqua.
Sfruttando la fit board è possibile compiere diversi esercizi normalmente eseguiti in palestra. Tra questi, gli squat, le flessioni ma anche gli addominali, rimanendo in equilibrio ed evitando di cadere in acqua.

Come si struttura un allenamento di fit paddling?

La tavola utilizzata per il fit paddling è studiata appositamente per essere collocata e fissata in differenti modalità alla piscina. In base alla necessità può essere agganciata tramite:

  • attacco universale: richiede che in vasca sia posizionata un’apposita placca in materiale plastico ruvido che sia utile per fissare la tavola a bordo vasca;
  • attacco a doppia corsia: attraverso l’uso di speciali cinghie delle quali è corredata, ma anche ai separatori che dividono una corsia dall’altra, se vi fosse la necessità di organizzare diversamente il lavoro sfruttando più di una corsia;
  • attacco a ventosa: qualora vi fosse la necessità di procedere ad un allenamento a bordo vasca è possibile fruttare le ventose snodate della tavola. Queste verranno quindi fissate alla parete della piscina e, la cinghia verrà fissata al separatore di corsia.

Posizionata la tavola in vasca l’atleta potrà mettersi in piedi su di essa per eseguire gli esercizi con l’aiuto dell’istruttore, cambiando posizione all’occorrenza (supina, prona, inginocchiata o eretta). Come già anticipato, il fit paddling richiede talvolta l’uso di una pagaia che, in questo caso, ricopre il ruolo di bilanciere, ma può essere altresì effettuato anche a corpo libero.

I vantaggi del fit paddling

Il fit paddling è una disciplina completa che coinvolge l’intera muscolatura corporea. Soprattutto grazie all’effetto dell’acqua che genera un andamento ondulatorio che destabilizza l’atleta sulla tavola. Per questa ragione i vantaggi relativi al fit paddling possono essere riassunti con:

  • forza: ogni esercizio impartito dall’istruttore richiede l’impiego di uno specifico gruppo muscolare e, contemporaneamente, l’intero corpo è impiegato a mantenere l’equilibrio sulla tavola. Per questa ragione ogni movimento diventa doppiamente impegnativo e porta ad un notevole rafforzamento;
  • equilibrio: come anticipato, il fit paddling ha lo scopo di acuire la capacità di rimanere in equilibrio e la percezione del proprio corpo nello spazio. Per questa ragione, durante l’esecuzione vengono coinvolte anche talune fasce muscolari che normalmente rimarrebbero passive. Inoltre, l’appoccio olistico permette di evitare di sovraccaricare le articolazioni;
  • resistenza: tutti gli esercizi eseguiti con l’ausilio della pagaia hanno come obiettivo quello di introdurre un’attività aerobica e anaerobica all’interno del workout. Per questo l’istruttore provvederà a sottoporre esercizi ad intensità progressiva al fine di innalzare i battiti cardiaci ed ottenere il risultato sperato.
  • attività riabilitativa: questa pratica sportiva è perfetta anche per coloro che desiderano integrare, ad un percorso fisioterapico, anche una disciplina sportiva che possa alleviare i sintomi senza gravare su quanto già danneggiato. Proprio per questo il fit paddling può essere praticato dalle persone anziane o dai bambini.

 A chi è adatto il fit paddling

Il fit paddling dunque è in grado di coinvolgere completamente la muscolatura. Per questa ragione risulta particolarmente utile qualora si desiderasse migliorare la coordinazione, la postura ma anche la forza fisica e la resistenza.
Questa tipologia di allenamento è perfetta anche per coloro che presentano difficoltà motorie o che ricercano un’attività di tipo riabilitativo. Questo perché l’incidenza di infortuni risulta piuttosto contenuta, infatti ha un impatto basso sui muscoli e sulle articolazioni.
In conclusione il fit paddling è una disciplina completa, divertente e utile che unisce l’attività aerobica al divertimento, migliorando il benessere psicofisico e dell’organismo. Tuttavia, è sempre consigliabile rivolgersi ad istruttori esperti che sappiano guidare i propri atleti nell’esecuzioni degli esercizi e dei workout studiati appositamente per ogni persona.