Le gengive sono la parte del cavo orale deputata a contenere gli alveoli dentali. Normalmente presentano un colore rosato tendente al rosso, derivante dalla loro abbondante irrorazione sanguigna.
In alcune situazioni esse possono invece assumere un’anomala tonalità biancastra. Questa nella maggior parte dei casi non costituisce un sintomo allarmante, ma che richiede tuttavia un attento monitoraggio nel tempo.

La mucosa gengivale può ricoprirsi di macchie bianche causate da un eccessivo accumulo di placca. Oppure da reazioni avverse all’utilizzo di inadeguati prodotti per l’igiene orale. Ad esempio collutori troppo aggressivi oppure preparati sbiancanti. Questo disturbo spesso si manifesta con la comparsa di chiazze madreperlacee rilevate, che possono evolvere in leucoplachia.
Lo scolorimento delle gengive per la maggior parte dei casi dipende comunque da un indebolimento del sistema immunitario. Questo è causato da stress di natura psico-fisica ed è più frequente nei bambini e nelle persone anziane.

Quali sono le cause più comuni delle gengive bianche?

Le gengive bianche possono essere causate da diversi fattori eziologici.
Tra questi, le gengiviti batteriche, che sono forme infiammatorie derivanti dalla moltiplicazione dei batteri all’interno della bocca. Si verificano quando l’igiene del cavo orale non è corretta. In simili condizioni la proliferazione incontrollata dei germi patogeni può provocare l’insorgenza di piorrea, con sanguinamento gengivale, mobilità dei denti, bruciore e dolore.
Un’altra causa è la leucoplachia con cheratinizzazione dell’epitelio del cavo orale. La leucoplachia si sviluppa quando l’epitelio della bocca si cheratinizza in seguito a scorrette abitudini alimentari, al fumo e all’introduzione di bevande alcoliche. Il tessuto gengivale è particolarmente sensibile alle variazioni di pH del cavo orale. Reagisce alterando la circolazione e ricevendo quindi una minore quantità di sangue e un’insufficiente ossigenazione.
L’infezione da Candida Albicans è la candidosi della bocca, comunemente conosciuta col nome di “mughetto“. Un disturbo di natura micotica che si manifesta quando le difese immunitarie sono scarse (immunodeficienza acquisita). Questo problema di solito ha origine a livello delle pareti mucose interne. Successivamente si diffonde alle gengive e alla lingua, che si ricoprono con una patina biancastra e maleodorante.
Quando ci si sottopone a interventi aggressivi di sbiancamento dentale è frequente notare uno sbiancamento del tessuto gengivale, derivante da interventi traumatici. In tal caso si tratta di un fenomeno transitorio che tende a scomparire spontaneamente entro qualche giorno.
Spesso succede che piccole ferite del cavo orale (come afte e lesioni) provochino la comparsa di zone bianche sulle gengive. Ciò avviene perché i microrganismi infettanti si propagano rapidamente in tutta la bocca.
In casi sporadici il pallore gengivale può indicare la presenza di una forma neoplastica della bocca. I sintomi interessano lingua, palato e pavimento del cavo orale. In condizioni sospette è assolutamente necessario consultare tempestivamente un odontoiatra per avere una diagnosi specifica e poter intervenire subito.

L’importanza dell’igiene orale

Per avere la possibilità di intervenire sulle gengive bianche in modo risolutivo è necessario poter contare su una diagnosi precisa e accurata. Non bisogna mai trascurare segnali di questo genere poiché quanto più rapido è l’intervento, tanto maggiori sono le prospettive di guarigione.
Un presupposto fondamentale utile sia per curare sia per prevenire il disturbo è quello di fare attenzione all’igiene orale. Come? Lavando i denti dopo ogni pasto, anche servendosi del filo interdentale e di eventuali scovolini.
La placca dentale e il tartaro sono infatti fattori predisponenti di notevole incisività, in quanto fungono da substrato ideale per la proliferazione dei batteri.
Bisogna inoltre effettuare la pulizia professionale dei denti almeno una volta all’anno. Sottoporsi inoltre a regolari controlli dentistici per identificare eventuali anomalie morfologiche delle gengive.

Come intervenire sulle gengive bianche?

In caso di anemia il paziente deve assumere farmaci per uso sistemico. Questi sono a base di ferro e di vitamine del gruppo B, associati ad almeno 1 grammo di acido ascorbico al giorno.
Per stimolare il sistema immunitario è consigliabile utilizzare integratori a base di zinco, rame e selenio. La loro funzione è quella di stimolare la produzione di leucociti da parte del midollo osseo.
Per sconfiggere la candidosi è indispensabile assumere medicinali antimicotici per uso orale, da unire a fermenti lattici e probiotici. Modificare inoltre il regime alimentare aumentando il consumo di frutta e verdura per il loro elevato contenuto di vitamine e minerali.
Smettere di fumare e ridurre drasticamente il consumo di bevande alcoliche sono precauzioni utilissime per prevenire la formazione di leucoplachia. Un disturbo molto più frequente nei fumatori e bevitori abituali.

L’Associazione Dentisti Italiani raccomanda di mantenere un’attenta vigilanza sulle condizioni del cavo orale, con particolare riguardo alle gengive. Questo per riconoscere il prima possibile qualsiasi alterazione morfologica e funzionale di tutte le sue parti.
Soltanto con un monitoraggio costante è infatti possibile sconfiggere qualsiasi patologia della bocca.