Valori elevati di vitamina B12 possono segnalare la presenza di un serio problema medico. In genere sono infatti associati a una quantità nel sangue di proteine trasportatrici di cobalamina superiore alla norma, alla cessione all’organismo delle sue scorte o al mancato funzionamento di uno dei meccanismi di filtraggio dell’eventuale quantità in eccesso. La sua funzione è di far lavorare in modo corretto il sistema nervoso e di garantire lo sviluppo dei globuli rossi, oltre a salvaguardare il sistema cardiovascolare.

Cosa si intende per vitamina B12 alta

Per considerare elevato il livello di vitamina B12 presente nell’organismo, questo deve superare il valore di 950 picogrammi per millilitro. L’intervallo di riferimento è pari a minimo 160 pg/ml con un massimo di 950 pg/ml.
I casi di B12 alta sono piuttosto rari, e concentrati soprattutto nei soggetti ricoverati nei nosocomi o nelle cliniche private.

Cosa provoca un alto livello di vitamina B12

Nella maggioranza dei casi è l’assunzione in eccesso di questa sostanza, tramite integratori alimentari, che porta a un tale risultato. Non è infatti molto frequente il suo innalzamento derivante dai cibi consumati.
Tuttavia, anche se raro, in quest’ultimo caso può concorrere all’aumento della B12 il consumo in quantità esagerate di alimenti. Tra questi, fegato, manzo, salmone, trote, vongole e cereali fortificati.
Tuttavia, anche la presenza di patologie di una certa serietà può essere la causa scatenante di questo squilibrio nel valore della cobalamina. Di seguito le più gravi.

Leucemia e malattie del sangue collegate

Le patologie a carico del fluido ematico sono spesso associate ad alti livelli di vitamina B12. In particolar modo, è la variante mieloide cronica di questo tipo di cancro quella connessa in modo più frequente a tali valori. L’innalzamento deriva dal rilascio, da parte dei globuli bianchi neoplastici, delle proteine destinate al suo trasporto.

Malattie del fegato

Due delle funzioni di questo organo sono l’immagazzinamento e l’eliminazione della B12. Particolari patologie a suo carico, come l’epatite e la cirrosi, a prescindere da quale sia la motivazione della loro insorgenza, portano a un eccesso della vitamina. In questo caso, le cellule epatiche morte a causa della malattia ne rilasciano una certa quantità, con l’inevitabile risultato di aumentarne il livello nel sangue. Altra possibilità, sempre correlata a una sofferenza epatica, è l’impossibilità di assorbire o disfarsi della proteina che la trasporta.

Patologie renali

La nefropatia è un altro dei disturbi che contribuisce a rendere alto il valore della B12. Ciò accade in quanto, essendo malati, i reni non possono eliminarne dal sangue la quantità in eccesso in modo corretto.

Tumori di vari organi

Anche se non può essere considerato un biomarcatore specifico, un livello elevato di questa vitamina può indicare l’esistenza di una qualche formazione cancerosa annidata in una parte del corpo. Ad esempio ai danni del fegato, del polmone, del colon, dello stomaco, del rene o del seno. È l’eccessiva produzione delle proteine che veicolano la B12 a causarne l’impennata della concentrazione.

Quali sono i sintomi di un eccesso di vitamina B12?

I sintomi di un eccesso di vitamina B12 sono molto generici e, in quanto tali, possono essere scambiati per manifestazioni sintomatiche di altri disturbi. Gli alti livelli della B12 possono provocare ansia, cefalea, nausea e vertigini. Anche affaticamento, debolezza e formicolio agli arti possono esserne indicatori.

Cosa fare in caso di vitamina B12 alta

C’è la possibilità che il soggetto con alti valori di questa sostanza non ne sia cosciente, a meno di non sottoporsi, per altri motivi, all’esame del sangue.
In caso di presenza di sintomi cronici o diventati tali, l’ideale è richiedere un accertamento medico, durante il quale il diagnosta potrà valutare la necessità di approfondire le verifiche per determinare con maggiore esattezza possibile il quadro clinico.
Può sembrare banale ma, se si ingeriscono integratori della predetta vitamina, all’insorgere di sintomatologie mai manifestatesi in precedenza, occorre interromperne l’assunzione e, in ogni caso, consultare il proprio medico.