Difficoltà nell’inspirazione, fame d’aria, sensazione di soffocamento sono tutti sintomi spesso concomitanti e relativi ad un’unica patologia, l’allergia.

Nel mondo, questa è ritenuta l’affezione più frequente arrivando a coinvolgere il 30% della popolazione, percentuale probabilmente sottostimata dal momento che spesso viene sottovalutata sia dal paziente che dal medico.

Asma e rinite allergica, un’eziogenesi comune

La casistica relativa all’asma e alle allergie è in forte crescita ovunque e la fascia d’età più colpita è quella dei giovani e giovanissimi (14-30 anni).

Vediamo quali sono le caratteristiche di queste patologie.

Rinite Allergia

Le allergie, in generale, non sono considerate una vera e propria malattia, piuttosto una reazione smodata dell’organismo ad agenti allergeni che in qualche modo entrano in contatto col soggetto allergico.

In caso di ingestione o di immissione in circolo dell’agente responsabile della reazione allergica, questi può generare prurito, orticaria generalizzata, fino ad uno stato edematoso diffuso (edema di Quincke) e nei casi più gravi shock anafilattico.

Se l’antigene allergizzante viene in contatto del soggetto predisposto per via topica, possono manifestarsi arrossamenti e prurito localizzati, mentre qualora l’allergene venga inalato sono le vie aeree ad essere deputate alla risposta immunitaria anomala.

Le manifestazioni consistono in:

  • rinite acuta;
  • rinorrea acquosa;
  • starnuti “a salve”;
  • ostruzione del naso;

Asma

Il riflesso naso bronchiale, l’aspirazione dei contenuti nasali tramite lo scolo nasale posteriore, l’aumento dei mediatori pro-infiammatori nel sangue (IgE, leucotrieni, trombossani) sono chiamati in causa per giustificare la concomitanza dell’asma, che consiste in uno stato spastico delle cavità bronchiali.

In pratica, il diametro dei bronchi si restringe e l’afflusso d’aria viene compromesso, causando il caratteristico sibilo e la difficoltà nella respirazione.

Anche se la rinite allergica e l’asma non vanno inquadrate all’interno di una patologia vera e propria, piuttosto come conseguenza ad un’ipersensibilità individuale, questa risulta altamente invalidante e compromette la qualità della vita, provocando ripercussioni sul sonno e di riflesso sulla vita lavorativa e nel sociale.

Le cause sono da ricercarsi tra allergeni stagionali come alcuni pollini e antigeni perenni, come:

  • acari;
  • polvere;
  • peli di animali;

Oltre all’asma, alla rinite allergica possono associarsi:

  • otiti;
  • polipi nasali;
  • apnee notturne e roncopatia (russamenti);

Come si manifestano asma e rinite allergica

Nei primi anni di vita in genere dopo il 3°/4° anno di età, un soggetto predisposto alla rinite allergica può manifestare una serie di starnuti al risveglio e sensazione di prurito al naso; il bambino lo strofina energicamente con il palmo della mano e corruga la bocca e le narici quasi a volersi grattare un irraggiungibile punto all’interno delle vie aeree superiori dal quale parte il formicolio.

Questi individui sono esposti alla comparsa di reazioni più violente e ad asma negli anni a venire, ricorrenti e/o stagionali.

Le cause e la terapia

Le cause dell’asma e della rinite allergica e quindi di una risposta immunitaria inadeguata, sono ancora sconosciuta, qualche ipotesi riguarda una maturazione atipica dei linfociti T helper in fasi precoci della vita, teoria ancora tutta da dimostrare e ben lontana da una chiara identificazione della “patogenesi”.

Molto più sostegno lo trova invece una teoria piuttosto empirica ma convincente: la teoria della pulizia.

Secondo questa ipotesi, l’eccessiva pulizia e gli ambienti particolarmente poveri di microbi porterebbe il sistema immunitario in qualche modo ad annoiarsi, il che scatenerebbe una specie di “crisi identitaria” dello stesso, che lo indurrebbe a produrre anticorpi anche verso antigeni non patogeni o che, quanto meno, non costituiscono una minaccia.

In termini molto banali, questa è un’ipotesi suggestiva, di difficile dimostrazione ma che trova riscontro nel fatto che i fenomeni di rinite allergica e asma siano molto più frequenti nelle civiltà avanzate rispetto ai paesi in via di sviluppo o sottosviluppati in cui le condizioni igieniche sono carenti o del tutto inesistenti.

Il dott. Kesari Gumat direttore dell’Ahmedabad Research Center (India) è talmente persuaso da questa teoria da aver sviluppato una linea di detergenti della persona contenenti sterco vaccino non trattato, dall’alta carica batterica. L’utilizzo di tale sapone esporrebbe gli utilizzatori ad una costante carica batterica che terrebbe impegnato il sistema immunitario.

La ricerca ha avuto inizio nel 2010 ma i risultati sebbene incoraggianti sono molto in ritardo a causa dell’indisponibilità del materiale umano, soprattutto in occidente, dove il problema è più sentito.

La terapia consiste nell’evitare, laddove possibile, il contatto con gli allergeni specifici come cani, gatti, polveri, astenersi dalla permanenza in vicinanza delle campagne (pollini), effettuare una pulizia periodica e radicale di letti e materassi (acari).

Alla comparsa della sintomatologia, la terapia d’elezione consiste nella somministrazione di antistaminici orali, locali e corticosteroidi.

Qualora subentri anche l’asma, a questi vanno aggiunti gli inibitori dei leucotrieni, molto ben tollerati anche in gravidanza.

Lavaggi nasali frequenti con soluzione salina iso o ipertonica sono consigliati durante la fase acuta mentre, recentemente, l’immunoterapia ha avuto riscontri molto incoraggianti. Quest’ultima consiste nella somministrazione dell’allergene specifico in quantità crescenti, allo scopo di indurre una tolleranza stabile verso l’agente scatenante.

Spesso confuso col vaccino (che non esiste), l’immunoterapia personalizzata è l’unico trattamento non asintomatico in grado di indurre una riduzione, anche sensibile, dei sintomi allergici e di contenere la risposta immunitaria anche a ciclo concluso.